Da
un po' di tempo la Gabbianella, tutte le sere, mi dice la stessa
frase.
Si mette il pigiamino, si infila sotto le lenzuola, beve un
po' dal suo bicchiere e aspetta che le dia il bacio della buona
notte, con i suoi occhietti tondi allegri spalancati nella penombra.
E
poi, assicurandosi di avere il ciuccio in una mano e la moto
nell'altra (o la macchinina, la mucca, il telefonino di plastica,
l'aereo di carta, o qualsiasi altro gioco in giornata abbia eletto
come suo preferito) sussurra a mezza voce È stata una bella
giornata, vero mamma?
Ora,
se si escludono giornate particolari tipo ieri (festa della Nina in
giardino con ben tre piscine), durante le quali la Gabbianella arriva
da me trafelata interrompendo il gioco per dirmi che si sta
diventendo monto (dice proprio così: Mi sto diventendo
monto!), la giornata della Gabbianella è piuttosto ordinaria:
sveglia alle sette, colazione, crisi di pianto per vestito, treccine
denti pipì, crisi di pianto per le scarpe, passeggiata fino alla
fermata del pulmino, scuola, rientro da scuola, merenda, parco giochi
se c'è il sole/collage o costruzioni se piove, crisi per vedere
PeppaPig mentre le sorelle vogliono vedere Violetta, cena, denti pipì
piagiamino. Finita la storia.
Eppure
lei, tutte le sere, mi dice È stata una bella giornata, vero?
Che
poi non è una vera domanda, in realtà è un'affermazione, seppure
con richiesta finale di conferma. E quell'affermazione lì ti fa un
po' pensare.
Che
magari la tua, di giornata, t'è sembrata una palla, una giornata
appesa, con poca voglia di fare in generale e poca voglia di
rassettare in particolare, ma poi ti conosci e sai che i letti sfatti
ti mettono tristezza e i piatti da lavare fanno disordine, e non puoi
semplicemente chiudere la porta per non vedere, come per inciso stai
facendo da quattro mesi con quello che era il tuo atelier, la stanza con bagno
tutta per te, quello che doveva essere il tuo regalo, un rifugio per ricordarti
che anche se hai tre figlie puoi avere un posto per te non solo
psicologico, perché se hai un posto fisico solo per te poi trovi
anche quell'altro spazio, dentro, mentre adesso quella stanza è
diventata un magazzino, s'è trasformata in deposito, lavanderia, stireria, scarpiera, e
non riesci più nemmeno a entrarci da tante cose che ci sono perché
è diventato un posto dove metti le cose che non vuoi vedere in giro,
solo un momento finché non troviamo lo spazio, e poi restano lì
perché lo spazio non si trova, non è mica un calzino spaiato,
lo spazio, che prima o poi salta fuori, lo spazio o c'è o non c'è,
e per fare entrare delle cose devi eliminare delle altre cose, ecco.
La stanza tutta per te, per esempio.
E
comunque della tua giornata, dopo che hai portato le bambine al campo scuola e te ne sei tornata a piedi, dopo che hai rassettato, dopo che sei
andata a prendere le pagelle e le cose in lavanderia, dopo che hai fatto la spesa, raccattato
tutte le scarpe (comprese le tue), mangiato gli
avanzi un'insalata mista, fatto una lavatrice e
magari stirato una camicia (una sola, che fa caldo), insomma non è
che ne resti molta, di giornata, prima delle tre e mezza. Nemmeno un po', la verità. Puff! Sparita.
Però,
riflettendoci, da quando c'è il sole, cioè da quando non piove più
tutti i giorni tutto il giorno, le giornate non sono poi così male.
Perché
ti capita di avere voglia di fare una camminata fin su a Castel San
Pietro, a vedere la città dall'alto, e la puoi fare, e scoprire che
l'aria è così tersa che vedi fino in fondo all'aeroporto.
Oppure
ti viene voglia di fare una corsa, e la fai, fino alla diga, a
guardare il fiume calmo a destra e impetuoso a sinistra, e togli la
musica per sentire il fragore dell'acqua nelle orecchie e chiudi gli
occhi per immaginare di essere un sasso e sentire l'acqua addosso.
Oppure
prendi un libro e una mela e vai giù in giardino a leggere, ti togli
le scarpe e cammini nell'erba fresca, poi ti siedi sulla panchina e
leggi finché non hai finito quel libro da 99 centesimi che hai
trovato al supermercato, i Tascabili Economici Newton, che una volta
avevano quello slogan, 100 pagine 1000 lire e trovavi tutti i
classici e anche quelli che non avresti mai letto se non li avessi
trovati a mille lire, tipo L'umorismo, Un mangiatore
d'oppio, Jettatura o I racconti degli Arabeschi,
per dirne qualcuno, e poi avevano smesso di farli, e adesso a
rivederli al supermercato a 0,99 euro ti ha messo una strana
nostalgia e allora hai comprato Cuore di cane e l'hai letto a
piedi nudi in giardino mangiando una mela.
E
allora, anche se il tuo atelier è diventato uno sgabuzzino con
bagno e la montagna di cose da stirare sta raggiungendo il
soffitto, anche se per entrarci devi scavalcare mille mila scarpe
nonostante tu ne abbia già eliminate altre mille mila (molte delle quali
tue, la verità), anche se stai ad aspettare che l'asciugatrice finisca per
piegare la biancheria e sei sempre in crisi di idee quando devi
preparare la cena; anche se avresti preferito un aperitivo con le
amiche anziché un pomeriggio al campo giochi con conseguente serata
di docce e asciugatura capelli e crisi di pianto su una pasta fredda con pomodorini e ricotta; insomma, nonostante la giornata, alla fine dai un bacio
alle tue bambine e, prima di socchiudere la porta, guardi la
Gabbianella e i suoi occhietti tondi e le dici che sì, è stata
proprio una bella giornata.
Bellissima, amore mio.
E
il fatto misterioso è che, in quel preciso momento, lo pensi
davvero.
Ringraziamo i nostri bambini, allora!
RispondiEliminaMila
grazie grazie ;)
Eliminatu mi fai sciogliere, sai? tu e le bimbe.
RispondiEliminasciogliere.
Red, non sarà il caldo? :*
EliminaMagie che rendono possibili solo i bambini. Qualche volta. L'AleS
RispondiEliminaE cmq come era quella citazione di Kraus ? Ma a pensarci bene Wonder, come può non essere una bella giornata se si ha la possibilità di poter scendere in giardino a leggere un libro con una mela in mano senza nessun altro tipo di preoccupazione ? A volte non ce ne rendiamo davvero conto, ma meno male che ci pensano loro. I bambini, a ricordarcelo...
RispondiEliminaL'AleS
a velte ce ne rendiamo conto anche da soli, a volte ci vuole una spintarella, per vedere le cose belle *nascoste bene*
Eliminaè vero, a modo suo, ogni giornata è una bella giornata..ed i bambini che sono così isterici hanno davvero questa sana capacità! bel post
RispondiEliminagrazie Scleros!
Eliminasignora Bighi, da nonna, ti dico GODITI questi momenti, perchè ci sarà un giorno che gli ricorderai con tanta nostalgia. Meno male che da nonna si possono rigodere. Affettuosamente. ANV
RispondiEliminagodiamoceli e rigodiamoceli! ;)
EliminaD'accordissimo, su tutta la linea. In quel momento lì la sensazione è che sia stata davvero una bella giornata e tutto quello è successo prima non ha più nessuna importanza.
RispondiEliminaun po' come il parto, eh? ;))
Eliminache bello questo post(o), brava wonder!
RispondiEliminaGrazie ale!
Elimina:) Com'è che i tuoi post mi mettono sempre di buon umore?
RispondiEliminanon sai come mi fa piacere sentirtelo dire!
EliminaQuanto di più bello potessi voler leggere!
RispondiEliminache bel complimento, Sabina, grazie!
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