Premessa: questo post è un post di liste.
Le liste, lo so, sono pallose. Personalmente non le amo, però qualcuno mi dice che van fatte, se non altro come esercizio letterario. Quindi siete avvisati, da qui in poi son affari vostri, non si accettano reclami.
Ho un Kindle nuovo nuovo.
Le liste, lo so, sono pallose. Personalmente non le amo, però qualcuno mi dice che van fatte, se non altro come esercizio letterario. Quindi siete avvisati, da qui in poi son affari vostri, non si accettano reclami.
Ho un Kindle nuovo nuovo.
Me
l'ha regalato l'Augusto Coniuge, in occasione del mio #@£$@esimo
compleanno, scegliendo da una lista comprendente, oltre al suddetto
Kindle,
una
crema (quella là delle righe)
una
casa sul lago
una
vita da single
una
borsa Gabs
un
biglietto di sola andata per Shanghai
un
biglietto di sola andata per New York
un
abbonamento al cineforum
una
Fiat 500L
un
corso di ceramica raku
Ora,
qualcuno di voi penserà Eccone un'altra che si è convertita
all'ebook, che tristezza.
E
invece no, anche se devo dire che l'attrezzo ha una certa attrattiva.
Vedi
che comodo quest'aggeggio che pesa pochissimo anche se stai leggendo
Anna Karenina e ci sfogli le pagine con il pollice senza nemmeno
spostare il dito, e te lo metti in borsa e senza portarti dietro
tutto lo scaffale della Billy puoi scegliere di finire il racconto di
Maugham e poi cominciare il terzo volume di 1Q84.
Però.
Il
fatto è che ancora mi piace andare in libreria a guardare le
copertine e scegliere un libro perché il titolo mi intriga, oltre al
fatto che c'è caso che incontri il Vicino Preferito e si legga
insieme qualche riga seduti sulla colonna del leone di piazza Erbe.
Mi
piace fare le orecchie alle pagine dove ho trovato una frase che mi
voglio ricordare, e dopo tanto tempo riguardare quel libro e
scoprire che certe frasi mi colpiscono ancora, che metterei le
orecchie alle stesse pagine, e altre invece no, e allora stendo
l'angolino della carta e si vede ancora la riga della piegatura, e
quando chiudi il libro per un po' resta ancora il segno e tu sai che
lì c'era qualcosa che era tuo e che adesso non è più così tuo, ma
solo un pochino nel ricordo.
L'altra
ragione per cui non mi sono ancora convertita all'ebook, non trascurabile ma tutto sommato secondaria, è che non possiedo una
carta di credito, sicché non posso comprare niente dal Kindle store.
Ora, non credo che questo fatto sia sfuggito all'Augusto Coniuge nel
momento in cui ha scelto l'articolo. In ogni caso, per ora, cioè
fino a quando non riuscirò a impostare il pagamento con la carta di
credito del succitato coniuge, riesco a scaricare solo libri
gratuiti.
Nella
fattispecie, l'elenco comprende, per ora:
Poesie
sparse di Guido Gozzano
Racconti
umoristici di Igino Ugo Tarchetti
Le
sottilissime astuzie di Bertoldo di Giulio Cesare Croce
Per
una cipolla di Tropea di Alessandro Defilippi
Sonetti
di Giuseppe Gioachino Belli
Voi
siete qui di Matteo Caccia e Tiziano Bonini
Inoltre,
racchiusi in un elenco apposito, ci sono i cosiddetti campioni,
cioè i capitoli iniziali di alcuni libri che vorrei comprare e che
mi sono messa in una lista dei desideri (sta' a vedere che
adesso comincio ad appassionarmi alle liste).
Dunque,
questa lista di campioni e quindi di possibili auspicabili
acquisti è così composta:
La
montagna incantata (Thomas Mann). Avevo iniziato a leggerlo
quest'estate al lago, in un'edizione sbrindellata assai, in due
volumi dalle pagine spesse e fittissime, cosa che non invita
normalmente alla lettura estiva, specie perché il caldo scioglie la
colla e le pagine si perdono e poi tu perdi il filo. Però insomma,
se le pagine non si staccassero di continuo mi piacerebbe
riprenderlo.
Fai
bei sogni (Massimo Gramellini). Mi piace Gramellini, leggo sempre
il suo Buongiorno sulla stampa e mi sembra che dica delle cose
sensate, che il più delle volte condivido. E poi come incitamento
fai bei sogni mi sembra tutto sommato adatto al momento.
Omicidi
in pausa pranzo (Viola Veloce). Non so nulla dell'autrice, ma mi
piaceva il titolo. Come modalità per far passare un'oretta tra l'una e le due mi
sembra curiosa, e del resto talvolta pure condivisibile.
Allegro
occidentale (Francesco Piccolo). Di Piccolo ho letto La
separazione del maschio, che ho trovato a tratti illuminante, e
alcune pagine sfogliate in libreria dei Momenti di trascurabile
felicità, che è un modo geniale per rendersi conto che ogni
giorno, a guardar bene, potresti trovare un motivo per essere, se non
esattamente felice, almeno di buon umore.
Se
mi chiami mollo tutto... però chiamami (Albert Espinosa). Ancora
colpa del titolo. Come a dire, io faccio del mio meglio però anche
tu datti un po' da fare...
La
verità sul caso Henry Quebert (Joël
Dicker). Pare che sia un caso editoriale. Poi ho scoperto che
l'Alesarda ce l'ha, di carta, e quindi me lo farò prestare. Però
intanto me lo tengo lì per promemoria.
Alfabeto
Poli (Paolo Poli). Colpa di alcune citazioni postate da Flavia Gasperetti.
La
manutenzione degli affetti (Antonio Pascale). Qui invece è colpa
di Morelle.
Da
un'altra carne e Voglio guardare (Diego De Silva). Come mi
piace De Silva. Mi mancano solo questi due.
Ecco,
per ora tutto qui.
Una prevalenza di classici con qualche autore moderno affermato e un paio di cazzabubole da disimpegno.
Volete sapere una cosa? (tanto ve la dico lo stesso).
Non mi piacciono le tessere fedeltà. Quando vado al supermercato e mi chiedono Ce l'ha la tessera? io sono quasi soddisfatta di rispondere No, non ce l'ho la tessera. Anche se vado sempre nello stesso negozio, e alle volte potrebbe essere utile, quella tessera fedeltà, che ci fanno gli sconti. E invece son proprio fiera di dire No, non ce l'ho la tessera.
Che c'entra, direte voi.
C'entra.
Perché quelle tessere lì sono fatte apposta per registrare tutto quello che compri, così poi, anche se non vuoi, quelli del negozio ti danno dei consigli personalizzati e ti vengono a dire che quel prodotto là ti va bene di sicuro perché hai comprato quell'altro prodotto lì che ci somiglia, e se lo compri ti fanno lo sconto, anzi guarda te ne diamo uno gratis così lo provi subito,
- Ma no grazie non mi interessa...
- Ma è gratis, lo prenda, lo prenda!
e poi trovi il tre per due e quelli te lo vengono a dire, e alla fine ti rompono le palle con una tale tenace costanza che ti viene da fargliela tu a loro, la tessera fedeltà, per lo scassamento di cabasisi.
E io il Kindle ce l'ho da poco, ma già mi pare che l'approccio sia quello delle tessere fedeltà.
Una prevalenza di classici con qualche autore moderno affermato e un paio di cazzabubole da disimpegno.
Volete sapere una cosa? (tanto ve la dico lo stesso).
Non mi piacciono le tessere fedeltà. Quando vado al supermercato e mi chiedono Ce l'ha la tessera? io sono quasi soddisfatta di rispondere No, non ce l'ho la tessera. Anche se vado sempre nello stesso negozio, e alle volte potrebbe essere utile, quella tessera fedeltà, che ci fanno gli sconti. E invece son proprio fiera di dire No, non ce l'ho la tessera.
Che c'entra, direte voi.
C'entra.
Perché quelle tessere lì sono fatte apposta per registrare tutto quello che compri, così poi, anche se non vuoi, quelli del negozio ti danno dei consigli personalizzati e ti vengono a dire che quel prodotto là ti va bene di sicuro perché hai comprato quell'altro prodotto lì che ci somiglia, e se lo compri ti fanno lo sconto, anzi guarda te ne diamo uno gratis così lo provi subito,
- Ma no grazie non mi interessa...
- Ma è gratis, lo prenda, lo prenda!
e poi trovi il tre per due e quelli te lo vengono a dire, e alla fine ti rompono le palle con una tale tenace costanza che ti viene da fargliela tu a loro, la tessera fedeltà, per lo scassamento di cabasisi.
E io il Kindle ce l'ho da poco, ma già mi pare che l'approccio sia quello delle tessere fedeltà.
Ché infatti mi capita di ricevere una mail da Amazon di questo tenore:
Ciao
Wonder,
poiché
in precedenza hai acquistato ebook simili, pensiamo possa farti
piacere sapere quali sono le novità e i titoli di narrativa in primo
piano disponibili nel Kindle store.
Ora,
a parte il fatto che se volessimo essere pignoli, per i motivi suddetti, non ho ancora
acquistato un bel niente, il fatto sostanziale è che l'elenco
che Amazon mi propone mette in dubbio serissimo le categorie ideali delle mie liste. C'è mica un tag da
mettere ai libri, tipo quelli che si usano per la musica, così uno
sa cosa si mette nell'elenco? Non so, Classici, Impegnati, Romantici, Ridicoli, Cazzabubole, Storico-pallosi, cose così?
No perché vedi, caro Amazon (sei uomo, vero?), io lo so cosa ho comprato, e lo sai pure tu, con tutta evidenza.
E, alla luce di quello che mi sono scaricata, mi proponi nell'ordine:
E, alla luce di quello che mi sono scaricata, mi proponi nell'ordine:
Palazzo
Sogliano (Sveva Casati Modignani)
Di
pancia di cuore... da ridere (Chiara Pelossi-Angelucci)
Marina
Bellezza (Silvia Avallone)
Fermate
gli sposi! (Sophie Kinsella)
Obsession
(Valentina C.Brin)
Insegnami
a vivere (Daniela Volontè)
Che
cosa resta dell'amore (Rosita Romeo)
Perché, caro Amazon? quale degli ebook presenti nel mio Kindle ti ha suggerito questa selezione?
Sai forse qualcosa di me che io ancora non so?
Io, intanto, continuo ad andare in libreria.
Sai forse qualcosa di me che io ancora non so?
Io, intanto, continuo ad andare in libreria.
Ah ah ! Lo sapevo io ! Ma non dirlo ad Augusto! Forse era meglio optare per la Gabs.... L'AleS
RispondiEliminala Gabs... magari me la compro lo stesso, eh
EliminaAmazon, grande generosa, offre mooolti libri gratis: leggi i suggerimenti dei colleghi kindolisti http://www.amazon.it/forum/kindle?_encoding=UTF8&ref_=sv_kinc_5
RispondiEliminagrazie nonna Beta, ci do un occhio!
EliminaPenso che anche molti classici si trovino nella versione kindle gratuiti! Se ti interessa...
RispondiEliminaClassici sì, se ne trovano. E infatti faccio un aggiornamento continuo!
EliminaAnche io testardamente senza tessere fedeltà.
RispondiEliminaPreferisco pagare di più ed essere lasciata in pace.
Che bello leggerti :)
grazie Squa :)
EliminaLa mia wish list su anobii è infinita...
RispondiEliminaDatemi il tempo e l'allungherò per bene. Poi andrò in liberia per accorciarla, haha!
EliminaPoi migliorerà il sig. Amazon e ti darà consigli più mirarti man mano che compri. E ti suggerirà pure di concederti qualcosa dalla tua lista dei desideri, così, per farti un regalino ogni tanto. Giuro.
RispondiEliminaDai? pure psicologo, l'Amazon...
Elimina; )
RispondiEliminaWonder ho la lingua spaccata perché leggendo anche mentre passeggio col cane a volte non vedo la buca o il marciapiede, e me la mordo. Ho fatto 2 giorni di test con un lettore ebook che mi han prestato, ma poi mi casca sempre ogni volta che devo raccogliere la cacca. O che il guinzaglio tira.
No no, la carta, anche se pesa 3 chili, come l'ultimo. Si infila sotto l'ascella e sta lì, al caldo, nelle emergenze. E si diventa maghi del camminare col dito dentro a tenere il segno.
Kiss.
Eh, pure io alla fine preferisco la carta.
EliminaAnche perché ho la memoria visiva, mi viene in mente prima la copertina e poi le pagine, e poi, solo dopo, quello che c'è scritto dentro. Così, nell'ebook, mi perdo.