Non ho scritto niente.
Quattro
giorni a Shanghai, e niente.
Anzi
no. Ho scritto quattro righe, quattro: C'è questa carta che ti
danno da compilare, nome cognome passaporto visa indirizzo in Cina, e
poi ti chiedono il motivo del viaggio: lavoro, turismo, visita agli
amici o ai parenti, sistemazione, studio, ritorno a casa. Ecco. Per
dire. Fine delle righe.
Ok,
internet non funziona, ma non è per quello che non ho scritto. Avevo
portato apposta questo libretto da tenere sempre in borsa, la penna dentro, quelle quattro righe già
scritte e un sacco di cose da fissare nella testa, sicura che non mi sarebbero bastati quei pochi fogli, ma niente. Come se
volessi godermi solo con gli occhi tutto quanto intorno senza pensare a descriverlo, a raccontarlo, a dire come mi sento, a cercare le
parole.
Ho
camminato su strade interminabili, avevo dimenticato il rumore
assordante dei clacson e certi odori pungenti di cibo a tutte le ore che ti sorprendono da dietro un angolo,
il freddo dei vagoni della metropolitana, il vento che scompiglia i
pensieri.
Ricordavo
invece l'emozione bambina davanti ai grattacieli illuminati che scrivono sulle pareti I Love SH in mille colori, agli
schermi giganti che proiettano spot e filmati sulla città, alla
ricchezza ostentata e tracotante di palazzi e vetrine.
E
ritornare somiglia un po' a rivivere un amore passato.
Ti
è mai capitato di innamorarti? Hai presente? Che senti quella specie
di formicolio nella pancia, hai sempre voglia di ridere, la testa tra
le nuvole, che uno ti parla e tu pensi a lei e rispondi a caso perché
non l'hai capito cosa ti ha chiesto, pensavi ai suoi occhi, e la vedi
in tutti i libri che leggi, nelle vetrine dei negozi, in certi fiori
al mercato, nelle parole delle canzoni, anche nelle patatine al pepe,
certe volte.
Insomma
capita, no? di innamorarsi, mica lo fai apposta, mica lo scegli tu di
innamorarti. (Como si se pudiera elegir en el amor, como si no
fuera un rayo que te parte los huesos y te deja estaqueado en la
mitad del patio*).
E
così vivi una storia bellissima, che poi finisce.
E
anche adesso, non l'hai mica scelto tu, che finisse. È successo.
Non
la vedi più, e cerchi di togliertela dal cuore, perché non la vuoi
dimenticare, vuoi solo che non ti faccia stare male, così male che
potresti morire.
Che
poi non muori. Nessuno muore per amore, dai. Te lo dicono, Non
posso vivere senza di te, ma poi si vive. Fa un po' freddo,
magari, però si vive.
Anche
Giulietta, mica fa sul serio. E Romeo: e infatti alla fine sono tutti
vivi e vegeti e un po' stanchi magari ma sorridono e salutano il
pubblico.
Così
ci provi, a fare finta di niente, anche se continui a vederla nei
libri che leggi, nelle parole delle canzoni, nelle patatine al pepe, in certe fotografie che trovi per caso. Un po' alla volta ti abitui a stare senza.
E
poi succede che la rivedi. Che per mesi e mesi avevi sperato che
succedesse e adesso che quasi non ci pensavi più, quasi, ecco che la
ritrovi. E non è che la reazione sia scontata. Voglio dire, dopo
tanto tempo che effetto ti farà? Sei contento, emozionato, eccitato,
ma poi pensi che sarà cambiata e magari non ti piacerà più, che
sarà invecchiata o ingrassata o imbruttita e tu vorresti
ricordarla com'era, e poi invece immagini che sarà ancora più bella
dell'ultima volta che l'hai vista, e avrà gli occhi ridenti e allora
forse ti innamorerai di nuovo, e hai un po' paura perché non hai
nessuna intenzione di soffrire ancora ma sei curioso e impaziente e
allo stesso tempo cauto e diffidente perché non vuoi restare deluso.
E
forse è così che mi sento, come una che si era innamorata e poi è
finita e poi ricomincia, ma in maniera diversa.
*
Julio Cortázar, Rayuela, cap. 93.
Credo sia proprio la stessa sensazione che ho provato quando sono tornata a Kyoto per la seconda volta: come innamorarmi di nuovo. Sono sempre un po' felice quando qualcuno mette in parole sensazioni che provo o ho provato anche io, ogni volta è avere un linguaggio in comune con tante persone diverse, anche se non le ho mai incontrate.
RispondiEliminaBellissimo post, mi ha fatto venire i lacrimoni.
Grazie Joy (posso chiamarti solo Joy?), l'oriente fa un po' questo effetto.
Eliminamagari non subito, ma è sorprendente e meraviglioso e un poco alla volta conquista...
Bellissimo, non potevi descrivere meglio questo sentimento.
RispondiEliminagrazie Ciccola :*
EliminaMa che bello!! Ricomincia questa storia d'amore!! =)
RispondiEliminaChe probabilmente non era mai finita sul serio, eh?
Eliminaeh, forse no ;)
Eliminacom'è che mi viene in mente venditti?
RispondiElimina"certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano"
...non me ne volere, però.
No, beh, Venditti... ok.
EliminaCi sono un sacco di raccordi anulari, poi :D
Cara Wonder, sei tornata. Nel senso, sei tornata a SH (e vabbè questo lo hai giá detto tu), ma soprattutto ora ci sará Bach in SH. e soprattutto i tuoi bellissimi post, come questi.
RispondiEliminanon vedo l'ora di sapere se il nuovo incontro riserva delle nuove sorprese o se questo amore si è solo interrotto e deve essere solo riacceso.
ciao mitica!
Grazie Stefano, in verità sono piuttosto curiosa anche io ;)
EliminaOvviamente non è Bach, ma Back... Insomma, sono convinto delle tue abilità musicali, però...
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