sabato 14 marzo 2020

Cronache dalla quarantena - Giorno 8

Mi sveglio alle 6:18, al rumore della cascata. Decido che è troppo presto, e mi impongo di dormire ancora un po’. Funziona. Vedi alle volte, a essere imperativi. Mi sveglio di nuovo alle 7:37. Cincischio un po’ immaginando la vita fuori dalle tende chiuse, e sono già le 8:19. Mi suona la sveglia.
Perché, vi ricordate lo schema delle attività, il timetable, quella cosa che serve a dare un ritmo alla nostra giornata? Ecco, quello prevede la sveglia alle 8:19.

Mi alzo, preparo un po’ di colazione, sveglio TheBody, ci prendiamo la temperatura, telefono alle due appendici fuori sede. 
In bagno sono perversamente attratta dalla bilancia. Perché un hotel mette una bilancia in camera? Che bisogno c’è. Una settimana di riso al vapore e verdure cotte, e non ho perso neanche mezzo chilo.
Mi faccio il caffè nespresso lungo doppio, ci mangio quattro gran cereale al cioccolato e mi sento già meglio. Alla faccia della bilancia.
Lavoro bene e mi sento produttiva. Ho 88 email della scuola da smaltire. Ok, ho trascurato un po’ il topic, recentemente, ma ne arrivano una media di cinque al giorno, per ognuna, cercate di capire.
Le appendici fanno i compiti senza bisticciare. Saltiamo praticamente il pranzo. Io continuo a lavorare e loro giocano a Cluedo. 
Alle 5 e qualcosa mi addormento e dormo per un’ora, variamente interrotta da rumori, luci, voci. Mi sveglio un po’ incazzata, ma l’umore migliora alle 6:25, quando arriva la cena: un hamburger con patatine fritte per TheVoice, pasticcio ovvero lasagne per TheBody, insalata di mango e avocado per TheBrain e me. Ci va di lusso. 

Alle 8:45 faccio una sessione di homefit, il nuovo trend del workout da casa. Il mio è ovviamente un Hotelfit, lo spazio è anche ridotto ma me lo faccio andare bene. In pratica, ti colleghi tramite zoom e fai una video chiamata, con il coach che ti dice alza la testa abbassa il sedere muovi il bacino tieni le gambe dritte, il tutto in diretta streaming per chi non può andare in palestra. Mi sa che tra un po’ viene di moda anche lì da voi.

Le appendici non vogliono stare tutte insieme nel lettone a parlare, stasera. Quando vado a letto, mi viene un po’ di malinconia. Lo so che siamo stanche. Sono stanca. So che dovrei essere più partecipe, stare di più con loro, intendo fare cose insieme, parlare, giocare, ma quando mi stacco dal computer ho solo voglia di stare da sola, leggere, riposare il cervello, non sentire più niente. Mi sforzo di pensare alle cose belle della giornata, e già il fatto che non sia successo niente di negativo è di per sé positivo, ma mi sento una mosca nel bicchiere. 
Il tempo mi scivola addosso e mi sembra di sprecarlo.

La citazione del giorno: “E fieramente mi si stringe il core, /A pensar come tutto al mondo passa, /E quasi orma non lascia”. (Giacomo Leopardi)


La canzone del giorno: Lukas Graham, 7 years

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