giovedì 3 dicembre 2015

Inverno a Shanghai

Che a Shanghai è arrivato l'inverno te ne accorgi perché i bambini indossano delle tutine rigonfie che li fanno somigliare all'omino Michelin, salvo che hanno il buco dietro. Ma il buco non importa, quello che importa è che il pupo non prenda freddo alla pancia, alle gambe e alla testa. Le chiappe, pazienza.

Che a Shanghai è arrivato l'inverno te ne accorgi perché le donne in motorino indossano gambali imbottiti e giubbini a rovescio, cioè col davanti di dietro, perché il vento si insinua anche tra i buchini della zip.

Che è inverno, qui a Shanghai, te ne accorgi perché i giardinieri arrotolano protezioni di foglie di bambù attorno alle palme, così non gelano nelle notti di nebbia, le ragazze indossano calzettoni di lana fino al ginocchio sopra alle calze collant, gli animalisti mettono le scarpe ai cagnolini infreddoliti e l'uomo che vende palloncini davanti allo zoo ha cambiato banchetto, e adesso vende castagne arrostite in mezzo al carbone, patate bollenti e, nei giorni di sole, pannocchie abbrustolite.

Te ne accorgi, che è inverno, anche perché la gente indossa le mascherine.
Ci sono vari motivi per indossare la mascherina. Uno è che negli ambienti chiusi e pieni di gente, come la metropolitana, eviti di sputazzare sul tuo vicino quando starnutisci, il che è un indicatore di estremo rispetto. L'altro è per la ragione opposta, cioè per evitare di inalare i bacilli altrui, nella stessa situazione di contiguità con l'umanità varia che intasa i mezzi pubblici sputazzando microbi quando starnutisce, il che è indice di una certa preoccupazione personale.
Ma la mascherina serve soprattutto per lo smog. L'inquinamento è molto alto, in questo periodo dell'anno, cioè quando arriva l'inverno, tanto che gli ospedali distribuiscono (a pagamento) mascherine con filtri al carbone attivo, i depuratori vanno a ruba e il cielo è così grigio che non vedi la fine dei grattacieli. 

Certe volte, quando pedali sui marciapiedi scampanellando come un carrettiere, senti l'odore delle macchine, senti il fumo che aleggia nell'aria entrarti nelle narici come se fosse di plastica.

Certe volte. Perché oggi, per esempio, il cielo è blu e il sole scalda la pelle, e sarà anche blu per colpa di qualche particella inquinante, ma intanto non si sta così male.
Lo dico perché sennò la nonna si preoccupa, eh, che girano sul web foto di una città perennemente avvolta nel fumo della nebbia che neanche in Blade runner, per dire.

Che poi, qui a Shanghai ci sono dei rilevatori di qualità dell'aria sparsi un po' ovunque, pure nei parchi pubblici, così uno passa di là e si fa un'idea Giusto un'idea, eh, ché se sulla panchina vicino al rilevatore si piazzano in tre a mangiare stinky tofu c'è caso che i valori si sballino tutti. Comunque.

Mica sto dicendo che stiamo sulle dolomiti, per carità. Anzi, vi do giusti giusti i valori rilevati da questa applicazione sulla qualità dell'aria che si chiama Air Quality China, per chi volesse controllare.
Adesso, mentre scrivo, alle 17 e 30 del 3 dicembre, il valore di PM2.5 è di 95, quello di PM10 72, Ozon è a 24, Nitrogen Dioxide 12, Sulphur dioxide 11, Carbon Monoxide 6. Lo dico per gli esperti, eh, perché a me questi valori non dicono assolutamente nulla.

E poi ditemi se voi sapete com'è l'aria lì, nella pianura padana. Che noi tra un po' si torna, e si vorrebbe sentire il profumo di lesso con la pearà, cotechino, prosciutto e panettone.

4 commenti:

  1. Giusto oggi ne parlavo con degli amici ma ecco, al di la' delle cose che girano in rete, leggerti e' sempre un piacere.

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    1. grazie Lucy!
      i valori della qualità dell'aria cambiano con allarmante facilità, come del resto tutto, qui a Shanghai...

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  2. Ecco, giusto le PM10 un po' altine. Il limite massimo giornaliero sarebbe 50, ma anche in Corso Milano stamattina stiamo sulle 58 µg/m³. Sicché...
    bro ing

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    1. Toh, corso Milano come fuxing lu. Uguale uguale. Ciao bro

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