lunedì 25 gennaio 2016

Strategie antifreddo. Otto soluzioni per sopravvivere al gelo cinese

Meno sette.
Non fatevi fregare da questo cielo blu che sembra di smalto, da questa luce gialla che attraversa l'aria finalmente pulita. 
Fa freddo.
Sentite? Non sentite niente? E infatti, gli uccelli, quelle specie di piccioni con la coda lunga grossi come quaglie che di solito cinguettano tra i rami, non cinguettano, se ne stanno rintanati, batuffoli senza collo e senza voce.
Freddo. E quindi, se c'è freddo, bisogna trovare dei rimedi.

1. Alzate il riscaldamento. Questo, ve lo dico subito, non è un sistema che funziona granché,  ma almeno potete provare. Il fatto è che se avete freddo, freddo inside, non vi servirà a molto scaldare fuori. Quello serve ad aumentare l'inquinamento e, al più, a tenervi caldi quando già siete caldi. E quindi.

2. Statevene sotto il piumino. Guardate fuori, ammirate la luce che il sole spande nella stanza attraverso le tende, accarezzate un fugace pensiero di come sarebbe bello passeggiare fuori schiacciando foglie secche sotto le scarpe e mangiando baozi alla crema, prendete il libro dal comodino e restate lì, a godere del tepore accumulato nella notte che si protrae nella vostra giornata.
Eh, lo so. Non è mica domenica. E se anche fosse domenica, quando mai si può stare a letto a poltrire. Come minimo ti salta sulla pancia il gatto, se ce l'hai, o il cane, o una delle tre nane, o due, o tutte e tre insieme,  tutte sulla tua pancia, e allora non ce la fai più a tenere la pipì e ti tocca alzarti, e ciao.

3. Stirate. Va' che è un gran consiglio, questo. All'inizio pare di no, ma poi, dopo cinque federe, due lenzuola, tre asciugamani di lino, otto magliette e due gonnelline, siete tutti circondati dai vapori e vi siete scaldati  Quando mai avresti pensato di benedire il tuo Rowenta. Sarete anche piuttosto soddisfatti di aver contribuito ad abbassare la montagna accumulata nell'armadio, e siccome è tutto una questione di testa, ora siete pronti anche a uscire.

4. Passare l'aspirapolvere è un'altra attività che riattiva la circolazione, e se non bastasse ci si aggiunge la soddisfazione di risucchiare le varie carabattole che vi ritrovate sempre tra i piedi senza avere il coraggio di buttarle, perché quella gommina piace tanto alla Gabbianella, quei pezzetti di carta colorata li usa il Gatto per il collage, i fili di lana chissà mai che possano servire, ssllluuuurp! tutto risucchiato. Aò, mica cotiche.

5. Fatevi una corsa. Vestitevi bene, eh, tuta termica, guanti, berretto, musica nelle orecchie, e via. Quando arrivate in palestra, potete togliere il berretto. Ma che, vi credevate di correre fuori? Siete matti. Comunque, dopo mezz'oretta di corsa sul treadmill i piedi avranno riacquistato sensibilità. Allora toglietevi anche la felpa e correte un altro po', venti minuti diciamo, finché non riacquistate anche l'uso delle mani.
Et voilà, pronti per tornare alla vostra routine.

6. Fatevi una doccia calda. Lo so, non avete nessuna voglia di spogliarvi, la sola idea di togliere un calzino vi terrorizza, ma vi assicuro che è un buon sistema. Lasciate che l'acqua calda vi scotti i piedi, sentitela bollente sulle gambe e sulla schiena, passateci sotto la testa e restate lì, a sentire il rumore dell'acqua che scorre attraverso le orecchie ovattate. Venti minuti dovrebbero bastare, e se non sono sufficienti quelli pensate alla bolletta dell'acqua ché vi vien subito caldo.

6bis. Asciugate i capelli con il phon, temperatura massima. Pettinateli, passateci le dita, continuate a tenerli sotto il phon finché non saranno del tutto asciutti. I capelli sono un ottimo conduttore, riescono a tenere la temperatura per qualche minuto, e comunque, a quel punto, anche il resto del corpo avrà tratto beneficio dall'aria calda.
Non avete i capelli? Non sapete cosa vi perdete. (Però sapete cosa vi siete persi, haha, ho fatto la battuta).

7. Preparatevi una zuppa. Zuppa di cipolle, zuppa di zucca, porri e patate, crema di funghi, pasta e fagioli, pure la pastina in brodo, va'. Mangiatela subito, caldissima, scottatevi un po' la lingua ma sentite che benessere, un calore che si spande a tutte le estremità.
In alternativa, se non è ora di pranzo né ora di cena, fatevi una tisana, un tè oloong, un vin brulé, un whisky doppio malto. Se non vi scaldate, almeno vi verrà un po' da ridere.

8. Fate l'amore. Si chiama riscaldamento per sfregamento, è un sistema assolutamente collaudato che viene usato fin dall'antichità con ottimi risultati. Certo, richiede quanto meno un partner consenziente, e capisco che non tutti dispongano del materiale essenziale. Ma insomma, una soluzione si trova sempre. Gli amici veri si riconoscono nei momenti di difficoltà, no?

E se nessuno di questi rimedi serve a farvi riscaldare un po', mannaggia ragazzi, siete  proprio irrecuperabili.
Come me, più o meno.