lunedì 13 giugno 2011

Del diluvio e di altre catastrofi

Festina di compleanno di F, anni 6, compagno di scuola della BB, anni 5 e quasi mezzo.

Cielo nero, ma umore allegro. Appena varcata la soglia del parco giochi, la BB viene accolta dal compagno E, nanetto occhiglauco e biondocrine, che la avvinghia come un polipo e non la molla più. Lei, stranamente, lascia fare. "Lasciala andare, adesso", intima una mamma di passaggio, non necessariamente mamma del nanetto. Quello si gira, abbandona di malavoglia la sua preda e poi con un sorriso alza le braccia e dice "Ma è la mia innamorata!". Lo guardo stranita, mentre la BB corre a salutare altri compagni.

Arriva il festeggiato, consegnamo il regalo, lui lo prende estasiato e va a mostrarlo agli amici. "Che bello che siete venute!" mi accoglie la mamma del neo seienne. "Son venute anche le sue sorelle, volevano vedere com'è la BB, F ne è innamorato da tre anni". Ossignùr.

Appena spente le candeline si scatena il diluvio. L'albero sotto cui ci ripariamo non è molto fronzuto, e non ripara niente. Nei trenta metri che ci separano dalla macchina riusciamo a bagnarci fino alle mutande.

La BB è molto divertita: "Mamma, ci siamo diluviate!". Già, penso io. Ma non mi sembra la cosa più grave di cui preoccuparsi.

Si aggiunga a questo un'ora e mezza di piastra al vento. Anzi, alla grandine. Ho la testa come un'erinni, però in più gocciolo.

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