sabato 6 febbraio 2016

Facciamo festa. Il capodanno cinese alla moda dei cinesi

Per la festa di primavera, è vero, ci sono un sacco di tabù.
E quindi, con tutte le cose che non si possono fare, alla fine cosa fanno, i cinesi, durante il capodanno cinese?

In verità fanno un po’ quello che facciamo tutti durante le feste. 
Tipo che attaccano decorazioni rosse in casa e fuori casa, lanterne o lunghe sequenze di pesci di stoffa o nodi impossibili o cartelli con scritte dorate. Quelli sulla porta spesso sono caratteri che significano fortuna e primavera, che di solito vengono appesi al contrario, perché la parola che significa a rovescio (dao) si pronuncia come la parola che significa arrivare, quindi fortuna e primavera arrivano di sicuro alla tua porta. 

Si comprano cibi particolari come il Nian Gao, una specie di tortino di riso, Gua Zi, semi di melone che siccome sono tanti portano fortuna, un po’ come le nostre lenticchie, e tanto, tantissimo pesce in tutte le forme, anche finto, da appendere, perché Yu, che significa pesce, si pronuncia come Yu, che significa abbondanza; la quantità di pesce che si consuma durante questa festa è inimmaginabile. 

Poi si mangia tutti insieme il giorno della festa (classico cenone), si gioca a mahjong (fate finta che sia la tombola), si guarda in TV il gran gala di primavera (con due tizi tipo Amadeus e Papaleo, solo che qui evitano accuratamente dal dire qualcosa di sgradito sennò si ritrovano deportati in Siberia), si regalano Hong Bao, cioè buste rosse piene di soldi (occhio a non dare cifre con dentro il 4 che porta sfortuna), si va a vedere il festival delle lanterne quando le strade sono tempestate di lanterne rosse che non vedi più il cielo, si guardano film romantici a lieto fine (quelli con star come Maggie Chung, Jackie Chan e Stephen Chow vanno alla grande), si fa visita ai parenti e si fanno i fuochi d’artificio.

Ora, riguardo a queste due ultime attività, quest’anno ci sono delle novità.

Primo, a Shanghai, dal primo gennaio 2016, è vietato fare fuochi d’artificio. O meglio, è vietato vendere e acquistare fuochi d'artificio illegali, e cioè a dire quasi tutti. Oltre a provocare incidenti gravi (per cui poi tocca andare in ospedale e l’ospedale è tabù), e talvolta purtroppo anche mortali, il consumo indiscriminato di fuochi d'artificio fa anche aumentare incredibilmente i valori di inquinamento (in poche ore si passa da 150 a 800 pm 2.5).
Questo provvedimento, che riduce a circa 700 i venditori autorizzati, sottoposti a stretti controlli sulla qualità dei prodotti, rischia d'altra parte di snaturare una delle più radicate tradizioni della festa, e cioè scacciare a suon di fuochi e petardi gli spiriti maligni, nella fattispecie quel mitico Nian con testa di leone e corpo di bue che ha terrorizzato per millenni l'immaginario collettivo cinese.
Come conseguenza immediata, non si vedono più in giro banchetti ambulanti con ogni tipo di esplosivo, rimpiazzati da carretti con decorazioni rosse.
Ma niente paura, i cinesi si sono già attrezzati. Pare che ci saranno i fuochi fake, elettronici, ossia luci colorate proiettate sui muri dei palazzi, e mortaretti finti, in pratica rumori registrati.
La cosa, non lo nego, mette un tantino di tristezza: se l’inquinamento è davvero la ragione principale, mi pare che sarebbe più utile adottare seriamente i protocolli (non so, quelli di Kioto per esempio?) durante tutto l’anno, anziché impedire i fuochi per una notte.
Comunque, confidiamo nel fatto che i cinesi, tendenzialmente, se ne fregano delle regole.

Per quanto riguarda le visite ai parenti, la Cina si prepara, al solito, a una migrazione di massa. Niente e nessuno impedirà di raggiungere i propri cari al paesello. E infatti due giorni fa, a causa dei ritardi sui treni dovuti alla neve, circa trentamila persone sono rimaste bloccate nella stazione di HongQiao. La fila arrivava fin davanti a casa mia, tanto che per un attimo ho pensato che davvero ci fosse una ingente mobilitazione per protestare contro il mio stato di ragazza madre. Comunque.
Anche una attività apparentemente innocua come andare a trovare i parenti potrebbe creare un certo imbarazzo, per esempio in chi non ha guadagnato abbastanza da mettere nella hongbao una somma a tre zeri per far sapere ai congiunti come si vive bene nella metropoli, nel qual caso si può ovviare riempiendo la busta di noccioline, per quanto la cosa risulti senza dubbio meno prestigiosa. 
Un'altra categoria potenzialmente in difficoltà sono i single (considerati poveri sfigati come i disoccupati, specie le ragazze). 

Ma qui viene in aiuto l’amico di sempre, quello a cui ti rivolgi per avere qualsiasi cosa tu possa desiderare, in qualsiasi momento, ovunque tu voglia: TaoBao. Vi ho già parlato di Taobao, vero? È stato in occasione di un'altra festa
Comunque, TaoBao è il sito web.
Nella sezione “Noleggio ragazzi” si trovano varie soluzioni, con foto e dettagli personali, a partire da 500 Yuan al giorno. Non so come possa essere la versione più economica, ma nel prezzo sono compresi gli abbracci e un bacio sulla guancia. Poi chissà, magari da cosa nasce cosa…

5 commenti:

  1. Qui a Torino hanno deciso che i tradizionali fuochi d'artificio di San Giovanni dal prossimo anno non si faranno più. Motivo ufficiale: gli animali si spaventano e i padroni s inc***no. Boh, io proibirei tutti i petardi e miccette, ma i fuochi per se sono sacri!

    Tornando alla Cina, oggi guardavo su CCTV che ci sono lanterne ovunque, forse un po' esagerato ma bello!

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    1. Se non si possono fare i fuochi d'artificio, lasciateci almeno quelli delle lanterne...

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. Non credo che siano i fuochi d'artificio a risolvere il problema inquinamento..
      Personalmente ho notato che nella mia città, Palermo, sono scoppiati molto meno petardi, forse a causa della crisi. Sarò cattiva ma io ringrazio il cielo: ho evitato di morire di infarto per qualsiasi scoppio improvviso per strada :D

      ps: nel primo commento avevo fatto un errore grammaticale bruttissimo O.o

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    2. qui i fuochi e i petardi sono proibiti all'interno dei tre "cerchi" che delimitano la città. Noi siamo proprio al confine, e qualche botto si è sentito, e qualche fuoco s'è visto in lontananza, ma la città vuota e silenziosa è molto strana.

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