giovedì 18 febbraio 2016

Loviu

E ti guardo, tu che stai diventando grande anche se sei sempre la più piccola, che hai due ciuffi di capelli sugli occhi e ci guardi attraverso, come da una finestra, che ridi di una risata contagiosa, che ti metti in posa per le foto con quelle due dita aperte come i cinesi, che stai cercando di trovare il tuo spazio tra le due sorelle e sgomiti un po', che gridi per far sentire la tua voce. Che ogni giorno mi disegni dei cuori colorati, che mi fai le dediche sui foglietti nella tua scrittura sbilenca, che mi abbracci all'improvviso guardandomi con quegli occhioni tondi, che non sopporti quando ti sgrido perché non vuoi deludermi, che racconti sempre la stessa barzelletta e io rido sempre, e mi fai sempre lo stesso indovinello, e quando indovino tu ti metti a ridere.

Tu che sprofondi nel sedile del BusEnorme e guardi fuori con aria triste ma poi mi sorridi e disegni un cuore sul vetro, che ti commuovi a guardare i cartoni animati e le vecchie fotografie, che salti sul divano e canti le canzoni inventandoti le parole. Tu che non riesci a stare arrabbiata dieci minuti, che litighi in continuazione con chi ami davvero, che te ne stai ore a giocare da sola, che guardi le istruzioni del lego e costruisci aerei e elicotteri e astronavi, che non ti importa di avere le magliette che erano della BB o le scarpe della Nina o i jeans del Gatto o la felpa però vorresti ogni tanto qualcosa di nuovo, di solo tuo, ma ti accontenti di una gomma a forma di koala viola, e anche se hai già una bicicletta rosa, e uno skate-board e un monopattino e i pattini, e quindi di ruote sei piuttosto fornita, vorresti una bicicletta nuova, blu.

Tu che mi dici Ciao mamma io vado fuori, e quando ti guardo stranita, ché quando mai s'è vista una bambina di cinque sei anni uscire da sola, tu mi chiedi Che c'è? come se fosse normale; tu che hai voluto un orologio così puoi controllare a che ora devi venire a casa e l'hai voluto uote resit, così ci puoi andare in piscina, che mangi piatti di pasta in tutte le salse ma neanche una verdura né cotta né cruda, che pensi sempre con la tua testa e devi sbatterla, certe volte, per capire; che hai delle amichette, qui, e anche degli amichetti, ma una sola grande amica, sempre nel tuo cuore.

Tu, piccola mia, stai diventando grande, e non basterà metterti le forcine per tenere su quei ciuffi di capelli, perché il tuo sguardo sarà sempre libero, come il tuo pensiero, come il tuo cuore.

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