lunedì 26 marzo 2012

La vita è tutta un film

Fino a pochi giorni fa il nostro compound assomigliava a uno di quei villaggi fantasma che vedi nei film, quelli dove il buono (che sei tu) cammina sulla strada deserta guardandosi intorno, fingendo di non accorgersi che ci sono occhi che lo guardano di nascosto, dove c'è un cane secco che gironzola annusando qualche angolo, ci sono dei cavalli legati ma non si vedono i padroni, c'è una girandola a una finestra mossa dal vento, e dove c'è il saloon, anche quello deserto se si esclude il barista che pulisce il bicchiere e una coppia di cowboy che giocano a carte nella semi-oscurità.
Ecco, quei villaggi lì che vedi nei film poi scopri che sono finti, che lungo la strada deserta e polverosa le finestre, dietro cui ti immagini donne dai lunghi vestiti che sbirciano lo straniero (sempre tu), son fatte di cartone e le case sono solo di scenografia, tenute su da pali di legno.
Che qui qualche volta ti vien voglia di guardare dietro, giusto per controllare che ci sia tutta, la casa.
Fino a pochi giorni fa, sembrava di stare nel mezzo del set de Il buono il brutto il cattivo, che se incontravi qualche passante tutto intabarrato lo squadravi con gli occhi torvi e biascicavi un nihao appena percettibile attraverso la sciarpa, e se anche avessi voluto sorridere non se ne sarebbe accorto nessuno.
Comunque.
Apparentemente (su tali questioni è sempre bene parlare con una certa cautela) la primavera ha fatto il suo ingresso anche nel nostro compound, e infatti da stamattina i giardinieri stanno togliendo le coperture di bambù con cui avevano incartato i palmizi all'inizio dell'inverno, e i vicini di casa iniziano a uscire, per cui adesso non sembra più di abitare in un villaggio fantasma.
Alla mattina, nel piccolo parco di fronte all'ingresso principale, una vecchietta fa tai qi con una lunga spada, un altro sembra morto dato che sta immobile per interminabili minuti con gli occhi chiusi, ma arguisci che non è ancora cadavere per il fatto che sta in piedi da solo, un altro si dà pugni sulle braccia e sul petto per attivare la circolazione, un altro cammina all'indietro perché anche se il bene più segreto sfugge all'uomo che non guarda avanti mai qui se ne fregano del bene segreto e ricercano quello palese, ed è palese che camminare all'indietro sviluppa il cervello e le gambe, e pazienza se così si rischia di pestare delle merde di cane.
I vecchietti qui sono piuttosto arzilli. Diciamo che ci tengono a mantenersi in forma.
Da qui alle figure quasi mitiche che popolano alcune trasmissioni televisive ce ne passa, però. Lì, in tv, vedi ottuagenari che combattono con lunghi bastoni, che insegnano kung fu e somigliano al maestro Oogway, la tartaruga di Kung fu Panda: non gli daresti un cent, a vederli, e poi son capaci di stenderti con la dentiera. Però mica li incontri, quelli, nella vita reale. Sono un po' come i soldati dei film sugli antichi romani, tipo Troy, o 300, quelli che vedi con gli addominali a tartaruga, e lo sai che esistono ma non li hai mica mai visti, dal vivo.
E poi.
Poi capita che sei al parco giochi, in un tiepido pomeriggio di un giorno qualsiasi. Sei lì che controlli che la Gabbianella non faccia bungee jumping giù dallo scivolo, e guardi distrattamente gli esemplari di varia umanità senescente (la nonnina che fa la maglia sotto un albero, il vecchietto che legge il giornale sulla panchina, il nonno con una macchina fotografica da far invidia a Oliviero Toscani) quando all'improvviso attrae inevitabilmente la tua attenzione un bambino di giallo vestito (il giallo evidenziatore è molto usato, ti consente di identificare il cucciolo anche nella nebbia), dell'apparente età di due anni, che si avvicina all'altalena con fiero cipiglio, intenzionato ad assumere il controllo del mezzo, ignaro che il mezzo, occupato da un seienne baldanzoso, gli avrebbe fracassato la fronte andando a impattare giusto nel mezzo dei sopraccigli.
Ed ecco che, raro effetto slow-motion reale, il nonno fotografo, con un urlo che sono quasi certa fosse Banzai, si lancia sull'erede, lo afferra al volo, compie una capriola nell'aria e ricade sull'erba due metri più in là, come su un materassino. Salvo l'erede, salva la macchina fotografica da un milione di dollari, salvo pure l'ottuagenario, che dopo aver scambiato due parole vagamente alterate col seienne baldanzoso ha ripreso a fotografare il giallo nipotino.
Ho idea che la ginnastica per anziani vada un tantino rivalutata.

12 commenti:

  1. Quasi quasi vengo lì e mi iscrivo ad un corso di ginnastica anche io! Di sicuro funziona meglio della corsa! Sto rotolando: avrei voluto assistere alla scena! AmicaBarbara

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  3. ma soprattutto...in che posto di Shanghai vivi, per vivere cotanta desolazione?

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    1. Eh, Stefano, diciamo che non sto downtown... Ma tu lo sai che non ho mai, dico mai, incontrato i vicini, quelli della casa di fianco, quelli con la terrazza adiacente alla mia? Eppure qualcuno ci dev'essere, c'è una macchina (e che macchina) parcheggiata fuori dal garage... In compenso ci sono gli scoiattoli che vengono a mangiare sull'albero del giardino

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  4. io trovo fantastico come per raccontare un episodio durato forse un minuto, ti sia inventata un preambolo di tal fatta! anzi inventato no, visto che è realtà... diciamo come hai collegato le due cose! per me è una cosa stupefacente più del salto carpiato del nonnetto!!!!! però avrei voluto vederlo lo stesso!
    bacioni
    l'AleS

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    1. Cara AleS, questo, di tutti i commenti ricevuti al blog fino ad ora, compresi quelli ahimè perduti del defunto splinder, è quello che mi fa più piacere... kiss

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  5. oh, finalmente! Che questo strano mondo abbia delle cose positive, dopotutto? ;-)
    Zia Annalisa

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    1. zietta, lo sai che io enfatizzo un po', altrimenti non mi diverto!

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  6. IO, CHE SONO PIù GIOVANE DI TE (HE, HE, HE) HO IL COLLO TUTTO INCRICCATO...ALTRO CHE CAPRIOLA! NON RIESCO NEANCHE QUASI AD INGINOCCHIARMI... COMUNQUE FORSE IL VECCHIO VOLEVA FAR COLPO SU DI TE... IN FIN DEI CONTI NON POTEVA SEMPLICEMENTE CORRERE VERSO IL NIPOTINO ANZICHè FARE UN DOPPIOCARPIATOCONAVVITAMENTO? VAI, VAI, CHE IL NONNO HA VOLUTO MANDARTI UN CHIARO MESSAGGIO SULLA SUA SUPER POTENZA!!!
    YOGHI

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  7. Piccolo grande affresco di vita cinese. Brava. :-)

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