venerdì 17 febbraio 2012

Lo Scuolabus è meglio

C'era una volta uno Scuolabus. Era uno Scuolabus Giallo, con le poltroncine arancioni minuscole e una lunga maniglia per aprire la porta. Tra il finestrino e lo schienale della prima poltroncina arancione minuscola a destra c'era una papera gialla, che qualche volta lasciava il posto a un orsetto senza un occhio e si posizionava sul parabrezza, così guardava fuori e poteva farsi vedere dai bambini appena arrivata alla fermata.

Sullo Scuolabus Giallo c'era Della, dolce e pratica, con le collane dorate e azzurre e verde smeraldo e i capelli scarmigliati da maga dello Scuolabus Giallo, che accoglieva i bambini con le antenne rosa in testa e il sorriso, li faceva sedere nelle poltroncine arancioni minuscole e salutava con loro i genitori fermi sulla strada facendo ciao con la mano vicino al ciao delle manine.

Sullo Scuolabus Giallo c'era anche l'Autista dello Scuolabus Giallo, che era sempre contento e sorrideva anche quando si vedeva che era un po' incazzato per i fatti suoi, che cercava di far ridere i bambini che non volevano salire e che quando finalmente conoscevano lo Scuolabus Giallo e il suo Autista e Della non avrebbero più voluto scendere, che era sempre puntuale ma aspettava un po' i ritardatari, che cantava con loro le canzoni anche se era quella che diceva Michele Michelone aveva un bel bastone, per bastonar la gente, Michele non sa niente...

L'Autista dello Scuolabus Giallo ti dava il suo numero di cellulare, così se succedeva qualcosa potevi chiamarlo, tanto usava gli auricolari. L'Autista dello Scuolabus Giallo aveva una sciarpa nuova ogni settimana, anche d'estate. D'inverno aveva un berretto in testa e gli occhiali da sole, perché la neve fa riflesso e l'occhiale fa figo. Mostrava alle bambine il tatuaggio finto di Hello Kitty sul braccio, e le bambine erano contente, e teneva nascosto alle mamme un tatuaggio vero sulla schiena, che le mamme del Platano avevano scoperto lo stesso per via di quel famoso social network, e anche le mamme erano contente.

Adesso lo scuolabus è un BusEnorme, con poltrone enormi dove i bambini spariscono, inghiottiti dalle cinture di sicurezza. Adesso il BusEnorme è bianco con le scritte blu.
La BB appoggia la sua manina sull'enorme finestrino, e io appoggio la mia dall'altra parte del vetro. A volte sorride, a volte no.
La aji del BusEnorme saluta con fare frettoloso e burbero, ha una maglia viola e i pantaloni blu scuro, sempre, e i capelli neri raccolti in uno stretto chignon. L'autista del BusEnorme ha la divisa, blu scuro, una cravatta scura con un nodo strettissimo, i calzini grigio tristezza e lo sguardo, scuro, dritto sulla strada. A volte anche la strada è scura.

Michele, fa' un favore, presta al BusEnorme la papera gialla, così magari con un po' di colore anche lui impara come si fa a fare lo Scuolabus.

7 commenti:

  1. no, di primo mattino la lacrima nooooo!!!! spero che prendano Princessa al mitico asilo delle colombe, non foss'altro perchè possa prendere il magico bus di maga Della e dell'alternativo Michele.... Riccardosardo quando lo vede passare ancora si sbraccia!!!! Kisses
    L'AleS

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  2. Che descrizione meravigliosa: son proprio loro, vien da piangere anche a me! E cmq anche Annachiara, Margherita, Linda urlano come delle ossesse quando lo vedono! baci AmicaBarbara

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  3. anche io mi sono commosso....bellissimo. Ciao.AV.

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  4. bisognerebbe che qualche mamma del platano stampasse questo tuo scritto-nostalgia per farlo avere allo Scuolabus giallo...!!

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  5. Toccante descrizione, che mi fa pensare a quanto siamo fortunati ad aver trovato Della e l'Autista dello scuolabus giallo sul nostro cammino. Così uni pensa che tutti gli scuolabus siano così, condotti da persone sorridenti e simpatiche che capiscono che cosa è importante per i piccoli, e che cercano di creare una dimensione a loro congeniale.
    A quanto pare, invece, non è così...

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