lunedì 12 novembre 2012

Filosofia delle idee, QI e diversivi domenicali

Dicono che cambiare idea sia sintomo di intelligenza.
Tu per esempio hai una convinzione radicata, che hai maturato nel corso di anni di esperienze, e sei sicura che sia giusto, quello che pensi, proprio perché si tratta di un'idea empirica, di una condizione praticamente scientifica, un ragionamento che deriva dalla sperimentazione quotidiana, ecco. Che poi può capitare che arrivi ad avere certe idee anche senza averne un'esperienza pratica, non dico mica di no. Anzi. Si chiama deduzione, ecco, e ha un po' a che fare con l'intuito, e si sa che a noi donne l'intuito ci piace un casino.
Comunque.
Tu sei una persona tutta d'un pezzo, credi nelle tue idee e il compromesso ti sembra una debolezza, una finzione, che alla fine magari mette d'accordo tutti ma non accontenta nessuno. E se anche poi ti ci adatti, al compromesso, resti intimamente, profondamente convinta che la tua idea sia quella giusta, e ti senti in colpa con te stessa per aver abdicato, quando capita.

Però dunque arrivi a un punto in cui qualcuno ti convince a cambiare idea. Tu, per quanto sia affezionata a quell'idea là e cerchi di difenderla in ogni modo, alla fine ti accorgi che ha qualche pecca, che c'è un buco qua che fa acqua, un tarlo là che la corrode, e che le tue esperienze, quelle che ti avevano consentito di elaborare la tua idea con una certa sicurezza, in fondo sono parziali, sono relative, ecco, e quindi, in definitiva, potrebbero essere sbagliate.

E quindi capita alle volte che io sia indotta a cambiare idea. Però quando capita non è che rimpiango l'idea di prima. La saluto, adieu, la ricordo come una vecchia amica con cui alla fine hai scoperto di non avere così tanto in comune, e basta, di solito. Largo al nuovo.

Così succede che una domenica mattina cambi idea.
Che prima pensavi no, non se ne parla, poi sai che casino, lo so già come va a finire, son già stanca adesso che son solo le nove e mezza, ché alle nove e mezza hai già fatto la colazione il bagno asciugato i capelli la vestizione i disegni e due origami per tre bambine e adesso ti mancano ancora quattro ore prima del pomeriggio con gli amici al parco, e a loro è venuta questa smania di pulizia e si son già litigate le due scope di casa però sono state così brave a spazzare la sala e anche la cucina sotto il tavolo, e in qualche modo bisogna pur fargliele passare, quelle quattro ore, e allora magari, mentre loro fanno quello, pensi che potresti buttarti sul divano a leggere due pagine del libro appena iniziato, e poi ti viene in mente quello che diceva la Bis Nonna alla NonnaMimmi nella stessa situazione, e la Bis Nonna diceva che è meglio approfittarne, di quei desideri lì, e insomma alla fine ti convinci che va bene, adesso sono grandi abbastanza, forse, scacci via quella tua idea retrograda e le metti su due sgabelli davanti al lavello, e così una lava i piatti con la schiuma e l'altra li sciacqua e li mette ad asciugare. Però i coltelli li togliamo, eh, ché con quelli si fan male pure i grandi.

E poi, quando son passati venticinque minuti e in realtà non hai letto molto, di quel libro appena iniziato, ma in compenso sai tutto della Snoring Beauty e anche qualcosa di Fox per ogni giorno della settimana, ché non sei mica riuscita a convincerla, la Gabbianella, a leggerseli da sola quei libri là; dopo che empiricamente hai avuto modo di riflettere piuttosto a lungo sul fatto che questa ostinazione nel tenersi le proprie idee è tipica dei bambini, in tutta evidenza; poi dunque torni in cucina, e ti avvedi che in effetti, a ben guardare, cambiare idea a volte non è una mossa molto intelligente.

23 commenti:

  1. allora secondo la tua prima frase, io sono molto moltissimo intelligente.
    Vedo di non leggere il resto, perchè so che sarà una fregatura!

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  2. wonder, nei tuoi post io vedo delle parole evidenziate che collegano a delle pagine pestilenziali, lo sai? o succede solo a me?
    mocaliana

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    1. ossignùr, nei miei post? vuoi dire in *vari* post?
      quelli di oggi sono solo (dovrebbero essere) collegamenti a amazon...

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    2. si ad amazon quelli dei libri, ma all'inizio ne vedo un'altro sulla parola 'casino'...
      no, forse non in vari, solo qui, ora controllo...
      mocaliana sloggata

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    3. no, su *casino* non ho messo nessun link! O_o

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  3. la prima frase mi inorgoglisce, quindi grazie...
    per il resto... perché frenare il genio creativo anche se infante=?

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  4. Si, anche a me è capitato di cambiare quella idea lì. Tenere il moccio a portata di mano serve. PEr il resto, se spegni il gas e togli i coltelli non dovrebbe capitare nulla di male ;)

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    1. ho sempre invidiato la capacità tutta maschile di mantenere una calma olimpica di fronte ai *disastri* infantili. lo so, lo so che non succede niente di irreparabile, ma c'è poco da fare, io sono presa da un terribile istinto castrante...

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  5. Hanno sperimentato loro una nuova attività e hai sperimentato tu con il cambio idea. Avete così felicemente riempito 4 ore di una domenica mattina novembrina. Non è male come esperimento...quando poi glielo chiederai e lo desidererai non ti aspettare tutto sto entusiasmo. Hai colto l'attimo, brava!

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    1. LaEle, detta così suona bene, ma abbiamo riempito 25 minuti. ok, una mezz'ora è passata, ma hai idea di com'era il mio umore nelle successive tre ore?

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  6. temo le pargole in cucina a lavare i piatti, anche perchè pure io faccio dii quei casini xD
    comunque io cambio raramente idea perchè in genere cerco di strutturarla per bene, senza buchi :)

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    1. allora tu sei quello che convince gli altri a cambiare la loro!

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  7. io molto difficilmente cambio idea...ma ho un potere persuasivo rilevante ...se credo in qualcosa, anche se la mia idea è sbagliata riesco a convincere le persone della fondatezza del concetto. Non sono infallibile, ma raramente mi sbaglio...c'è da dire che ancora ricordo, con un po' di rimorso, la figuraccia di un mio collega mentre esponeva pubblicamente una mia teoria ...errata! Che dato che l'idea me l'aveva rubata..ben gli sta! ahahahha

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    1. cioè riesci a convincere qualcuno a pensarla come te pur sapendo che stai sbagliando? sei un fenomeno! ;)

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    2. no, se fossi certa di sbagliare non lo farei.

      Io credevo nella mia teoria, nutrivo qualche dubbio in verità, ma mi sembrava la soluzione più probabile, nutrendo questi dubbi però ho evitato di esporla pubblicamente in attesa di fare ulteriori ricerche per confermare le ipotesi.
      Ho illustrato la mia teoria, ad un paio di colleghi, ed evidentemente l'ho fatto talmente bene che loro erano più convinti di me! Sicchè uno di questi se ne prende ''il merito'' (ahahaha) e la espone pubblicamente... non era un completo fiasco a cui segue il lancio dei pomodori sul palco....ma c'era un errore, un parametro che non avevo calcolato.

      Comunque , resta il fatto che il mio potere persuasivo è notevole, anche in altre situazioni... sarà che come dicevo, e non lo dico con vanteria, tra istinto e conoscenza diretta delle persone ...se dico una cosa , la maggior parte delle volte quella è ....e quindi le persone avendo feedback positivi, si fidano.

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  8. Io cambio idea con ostinata resistenza e non sempre la saluto, più che altro la metto in stand by. Non si sa mai! A volte, credo che bisogna provare. Solo provando, forse si può tornare sui propri passi.
    "Bisogna provare, provare, provare" da Non ci resta che piangere.
    Baci
    Raffaella

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    1. beh, sì, c'hai ragione. il tuo è il metodo scientifico per eccellenza!

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  9. è stato solo un esperimento, una prova generale. quando avranno imparato sarai ripagata dall'allagamento di cucina e bambine.

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    1. ho idea che quando avranno imparato non avranno più voglia di farlo! ;)

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