Succede
che mi trovavo in taxi, imbottigliata nel traffico delle cinque e
mezza di un qualsiasi pomeriggio di Shanghai, col cellulare in mano a
mandare messaggi d'amore, e poi ho guardato fuori dal
finestrino.
Il fatto è che non mi succede spesso, di trovarmi da sola in taxi nelle luci del tardo pomeriggio, e ho provato un'improvvisa sensazione di estraniamento, come se mi stessi guardando da fuori.
Il fatto è che non mi succede spesso, di trovarmi da sola in taxi nelle luci del tardo pomeriggio, e ho provato un'improvvisa sensazione di estraniamento, come se mi stessi guardando da fuori.
E ho visto le luci delle strade e dei negozi, e le
vetrine e le insegne e la gente passeggiare, e ho incrociato gli occhi di un uomo fermo al semaforo, e poi ho visto la mia
immagine riflessa nel vetro, e c'era una donna con un trench chiaro e il viso illuminato dalle luci dei palazzi, e
i capelli che lo coprivano un po', e allora per un attimo, un momento
breve come un battito di ciglia, mi è sembrato di essere in un film.
Uno
di quelli vecchi, che un cellulare come il mio ormai non ce l'ha più
nemmeno mio nonno.
Eri in bianco e nero? Chissà perché mi hai fatto venire in mente Ingrid Bergman... ;-)
RispondiEliminatu, caro giò, tendi a sopravvalutarmi...
EliminaNo no, sei bellissima!
Eliminail cellulare sarà antiquao ma che bella questa immagine
RispondiEliminanon dire così che sto cercando di convincere il bighi a comprarmene uno nuovo...
EliminaTouch se devi essere moderna e poi fatti fare un abbonamento con internet free che poi scarichi WA e così ti scrivo liberamente da li!
EliminaC'entra in parte ma anche a me ogni tanto capita improvvisamente di realizzare Cacchio, vivo in America.
RispondiEliminaE son passati 11 mesi, eh.
è proprio così, certe volte non sembra vero!
EliminaDoveva essere un film d'autore però! ;)
RispondiEliminaintendi uno di quelli pallosissimi? ;))
EliminaNo, intendo uno di quei film che segnano la storia! ;)
Eliminabella l'immagine! ...ma cosa ci facevi in giro così "fuori ora" ?
RispondiEliminae una volta ogni tanto un momento di libertà ci vuole, no? e poi Bono è superrichiesto, se non prenoti in anticipo devi un po' adattarti ;)
Eliminaps:messaggi al mondo ? o tutti al Bighi ?
RispondiEliminauè, anonimo, ci son dubbi? ;)
EliminaSarebbe l' ottimo inizio di un romanzo, lo sconosciuto del semaforo e la donna misteriosa del taxi :)
RispondiEliminaecco, sì, anche un romanzo andrebbe bene. sempre sognato, io, di fare l'eroina di un romanzo
EliminaIntrigo a Shanghai... :-)
RispondiEliminami piace l'idea di essere intrigante, hehe ;)
EliminaSi chiama "smarginatura", questa sensazione di estraneità nel momento vissuto, e l'ho scoperta con Elena Ferrante, autrice de "L'amica geniale", un romanzetto che acchiappa... È anche possibile indurla, salendo sul proprio elicottero interno e volando sopra la situazione, guardandoci in movimento da un livello più elevato. Cerco sempre una spiegazione ad ogni cosa, che palle!
RispondiEliminasmarginatura è una bella parola, cercherò di ricordarmela.
Eliminadà l'idea di qualcosa che va oltre, vagamente indefinito e pieno di promesse, e però a termine. decisamente una bella parola
Come dire: Lost in Shanghai.
RispondiEliminabeh, sì, mi perdo facilmente. mi piace pure, perdermi, se non ho l'appuntamento dal dentista.
Eliminaperò questa è un città dove perdersi ha dei lati stupefacenti
Il tuo post mi ha lasciato un qualcosa dentro...è da ieri che ci penso. Il problema è che l'unica volta che mi è successo questa "smarginatura" non mi ero nemmeno riconosciuta :-( Però era tutto molto meno romantico e bello di come l'hai descritto tu, ospedale di Borgo Roma, faccia angosciata, kg da gravida...si insomma, vuoi mettere taxi, shanghai ecc? :-)
RispondiEliminaCiao Wonder
l'ospedale di borgo roma mi suona familiare.
Eliminacomunque, magari la prossima volta ti capita, che so, a parigi.
la sensazione di smarginatura (che bella 'sta parola) secondo me la provi più facilmente lontano dai momenti *soliti*...