giovedì 29 dicembre 2011

Naila delle saponette

All'ingresso del Cagaloglu Hamami ci sono due vasche piene di saponette dal profumo intenso. Attraverso un corridoio deserto, entro nella hall, che scopro chiamarsi camekan, dove si può prendere il tè e fare due chiacchiere con le amiche, e vengo delicatamente sospinta verso lo spogliatoio dove lascio la borsa e i vestiti. Esco avvolta in un telo rosso e con ai piedi delle enormi ciabatte di legno con cui non riesco a camminare, e probabilmente è cosa comune perché una ragazza si avvicina e con fare materno mi prende la mano sottobraccio e mi accompagna verso l'interno.
L'hararet, la stanza principale del bagno turco, è una sala di marmo con una grande cupola tempestata di finestrelle a forma di stelle. L'aria è calda e umida ma non piena di vapore come mi sarei aspettata. La ragazza mi indica un lavello dove scorre l'acqua, mi fa segno di sedermi e di insaponarmi e mi mostra una vaschetta con cui posso prendere l'acqua. Eseguo, un po' incerta dato che c'è solo una ragazza stesa sul tavolo di marmo e non posso copiare nessuno.
Il fatto è che ai bagni Cagaloglu, famoso hamam a metà strada tra Santa Sofia e il Grand Bazaar, puoi scegliere varie opzioni:

1. il fai da te, dove puoi lavarti per conto tuo “mentre guardi il tessuto storico dell'hamam”.
2. il guanto di crine e lavaggio, per un effetto peeling su tutto il corpo
3. il massaggio alla turca, dura dieci minuti ma promette di farti rinascere
4. il servizio bagno completo, offre il 2 e il 3 insieme
5. il servizio completo orientale di lusso, dopo il massaggio secco (2) offre anche il massaggio “ottoman di lusso” non meglio specificato
6. il massaggio aromateriapia con oli, che dura 45 minuti
7. il servizio imperatore sultano mahmut, che comprende: massaggio secco, massaggio di schiuma, due massaggiatori per il rilassamento, idratante speciale e spremuta d'arancia.

Dato che i due massaggiatori non ci sono di sicuro, visto che nei bagni uomini e donne sono rigorosamente separati, scelgo il massaggio alla turca, ma non son mica tanto pratica, non ho idea della procedura. Comunque intanto mi insapono, che dopo la sfacchinata della mattina una lavatina ci sta bene.

Boh, adesso che faccio? Magari mi distendo anche io, giusto per rilassarmi, come fa quella là. C'è caldo, adesso. Va' che bel lampadario, dodici lanterne in circolo, tutto esagonale, anche le porte son belle, cioè, non sono porte propriamente, sono aperture con le volte trilobate, e tutto è in marmo bianco e grigio. Mentre son lì che penso arriva una ragazza, si spoglia, grandi tette e grande pancia, si bagna, si infila un costume nero (la divisa delle inservienti), prende una saponetta e viene verso di me.
Mi sorride, Naila, denti bianchi e occhi neri. Mi fa segno di distendermi e comincia a insaponarmi, e insapona, insapona, dalla testa ai piedi, massaggia e insapona, insapona e massaggia, poi mi fa voltare, insapona, insapona, massaggia e insapona, insapona e massaggia, poi mi fa sedere e massaggia, insapona e massaggia. Ora capisco perché c'è scritto che le saponette sono comprese.
Secondo me non son mica solo dieci minuti, ma mica la fermo.
Poi mi fa alzare, mi riporta al lavello, mi fa sedere sul telo e comincia a sciacquarmi. Mi sento un po' come quelle regine che si vedono in certi film. Toh, penso, non ho neanche un fermaglio per i capelli, si bagneranno un po' anche se li tengo su con la mano.
Seduta dietro di me, Naila occhi neri, “rilassati” mi dice, e mi fa appoggiare la nuca tra le sue enormi tette, poi a tradimento mi butta una secchiata d'acqua in testa e comincia a insaponarmi, massaggia e insapona, poi un altro paio di secchiate, risciacqua e ancora insapona, massaggia, risciacqua.

Beh, non c'è dubbio, sono veramente pulitissssima. E mica lo sapevo che quando si dice bagno turco si intende propriamente bagno per lavarsi come un turco. Pensavo che l'iperbole si riferisse solo al fumo, ecco.
Nel sogukluk, stanza adibita al rilassamento dove tre ragazze sembrano dormire avvolte nei loro morbidi asciugamani, mi consegna un telo asciutto, mi ci avvolge, poi con un asciugamano mi fa un turbante, mi prende ancora sotto braccio e mi accompagna allo spogliatoio.
Sulla ringhiera del camekan, in alto, c'è un grande cartello: Cagaloglu Hamami - One of the 1,000 places to see before you die.
Non ho idea di quali siano gli altri posti, ma ora sono a quota 999. Almeno a mia insaputa.
Quando esco, prendo un paio di saponette, così per ricordo. Anche se mi sa che la Naila non me la dimentico.

1 commento:

  1. Dai, hai fatto anche l'esperienza del bagno turco! Sei mitica! Anch'io voglio provarla, ma con un'amica di quelle con cui si sta in sintonia, si fanno grandi risate e ci si sente sempre felici e rilassati insieme. Ma da come lo descrivi tu io sto bagno turco non dovrei aspettare troppo a farlo e mi sa che ci prenderò gusto!

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