lunedì 9 marzo 2020

Cronache dalla quarantena - Giorno 3

Il messaggio che ho mandato ieri al manager dell’hotel chiedendo di non essere svegliata alle 7:30 per l’orrida colazione ha forse sortito i suoi effetti: ci bussano alla porta, con meno veemenza, alle 8:13. Lo leggo sul mio Garmin inutile. Essendo che so che e’ l’orrida colazione mi concedo il lusso di girarmi dall’altra parte, che e’ quella dove c’e’ in carica il telefono. Mossa sbagliata. Ho l’istinto di prenderlo e leggere i messaggi. Rispondo. Quando riguardo l’orologio sono le 9:07. Ma si puo’ passare le ore cosi’?

Telefono alle ragazze: sono sicura che stiano ancora dormendo, per il fatto che non mi hanno chiesto cosa vogliono da Starbucks.
Ma oggi niente Starbucks, oggi si fa colazione con il caffe’ della macchina Nespresso (pubblicita’ progresso) che ci ha mandato la Keren. Aggiungo le gocciole dark (parliamone), pane nero e crema gianduia Pernigotti (no, non mi pagano. Ma mi aspetterei una fornitura a vita).

Alle 10:28 stiamo ancora ciondolando con lo spazzolino da denti in mano, che nel caso di specie non serve a spazzolare i denti ma a spalmare la crema gianduia Pernigotti sul pane nero. Dalla parte del manico. Com’era? Necessita’ aguzza l’ingegno, e qui niente posate. (Lo spazzolino, sia detto per gli schifiltosi, era confezionato nel suo sacchetto di plastica. Se mi ci lavo i denti ci potrò spalmare la crema, no?).
Visto che il tempo vola anche in quarantena, decidiamo di fare una schedule, un timing, come si chiama? Un programma dettagliato delle attività giornaliere.

Ore 8:00/9:00 sveglia (lo so, lo soooooo)
Ore 9:00/10:00 colazione e lavaggio sommario almeno delle ascelle e dei denti/cambio da pigiama a tuta (importante vestirsi). Chi vuole può perfino fare la doccia.
Ore 10:00/12:30 scuola/lavoro
Ore 12:30 pranzo
Ore 13:00 relax/lettura
Ore 13:30/16:30 scuola/lavoro
Ore 16:30/17:00 relax/workout
Ore 17:00/18:00 relax/gioco
Ore 18:00/19:30 relax/Netflix/youtube
Ore 19:30 cena
Ore 20:00/22:00 relax/Netflix/youtube (lo so, lo soooo. Venite voi a negoziare).
Vivo nella utopistica speranza che le aree relax si mescolino tra loro.

Comunque, a parte l’arrivo della macchina Nespresso, l’evento della giornata e’ stato l’otturamento contemporaneo dei cessi di entrambe le stanze. No, dico, ci vuole una certa capacita’, altro che China’s got talent. 
Segnalato il problema alle 2:53, non otteniamo risposta se non alle 4:57. 
La risposta e’ in realtà una domanda, perché mi chiedono in quale stanza si trovi il cesso bloccato. Entrambe due, vorrei dire citando il lessico famigliare, ma quando parlo italiano in presenza delle Tre Appendici devo essere corretta. Altro silenzio tombale che mi fa pensare che un’epidemia improvvisa possa aver sterminato tutti la’ fuori. Eh lo so, sono incline al catastrofismo.
Alle 8:27 faccio presente che il problema non e’ stato ancora risolto. Quale problema?, mi chiedono.
No, vabbè. 
Alle 9:27 (che precisione cronometrica) mi dicono che stanno cercando di risolvere, di non preoccuparmi. Me li vedo, vestiti da astronauti, a rompere lo stecchino e dare pacche sulle spalle a quello che ha pescato il più corto. 
Staranno facendo il brainstorming, come si stura un cesso senza entrare in una stanza? Sono questi i problemi che danno per entrare alla facoltà di ingegneria? 
Alle 10:58, quando TheBody si tiene le mani sulla cicci e dice che non ce la fa più, ci prospettano la soluzione di cambiare stanza.
Annùa? Ancora? No ma dico, uno sturacessi vecchio stampo da passarmi dalla porta no? Appena lo dico, sembra che le nubi si dissolvano, sento la voce del Divino che benedice la mortale intelligenza, poi più prosaicamente sento battere alla porta e l’uomo della luna mi passa l’agognato strumento.
Alle 11:16 uno dei due cessi e’ sturato. All’altro ci pensiamo domani.

La canzone del giorno: Jovanotti, Io penso positivo

La frase del giorno: Ho preso un 4 in humanities. Beh, dai, 4 e’ meglio di 2, no?

Nessun commento:

Posta un commento