mercoledì 9 novembre 2011

Giornata normale di una casalinga in erba

Son stremata.

    Negli ultimi due giorni abbiamo fatto una infinità di attività ludico-pedagogiche che hanno coinvolto a turno le cucciole, separatamente o a coppie, e qualche volta anche tutte e tre insieme, cosa che mi stanca più di un convegno di tre giorni sulla crisi finanziaria mondiale e i punti critici nelle dinamiche del mercato internazionale.

    Abbiamo raccolto foglie gialle rosse marroni, disegnato un albero e fatto un collage, cantato tutte insieme Nella vecchia fattoria (scoprendo al proposito che la versione inglese è impronunciabile senza sbagliare), costruito una casetta per gli uccelli con il cartone del latte, copiato foglie dal vivo e colorato foglie disegnate, ballato The Hokey Cokey fino allo sfinimento, colorato e ritagliato triangoli quadrati tondi e ovali, messo in ordine cucchiai e tazze dal più grande al più piccolo e viceversa, dormito, guardato cartoni, letto tutti e cinque i libri presi in biblioteca, ascoltato mille volte If you're Happy e Goldilocks e Incy Wincy spider, giocato al computer con Who Am I e This is my pet (dove per inciso puoi scegliere come pet un elefante o un canguro), ascoltato storie in inglese per le quali avrei avuto serie difficoltà senza i sottotitoli, mangiato noodles con la pancetta e bambù d'acqua in padella, cantato BiAiEnGiOu the dog, ritagliato figurine di carta, vestito le bambole, fatto girandole con le cannucce e animaletti di carta dal nuovo libro di origami.
    Il tutto infarcito di litigi, urla (le mie), lacrime e risate, pannolini, merenda, compiti di scuola, corse sulle scale.

   Mancano ancora undici giorni alla riapertura della scuola.

    Non mi si venga a dire che lavorare stanca.

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