sabato 12 novembre 2011

Me&Me

A volte penso che non ci sono tagliata. Per fare solo la mamma, intendo.
Lo so che è un po' tardi per dirlo, che magari avrei potuto capirlo anche subito, ma tant'è, è così. Mi ci vuole un po' prima che le cose mi arrivino al cervello.
È lo stesso anche con le lezioni di cinese, per dire. Passo due mesi a studiare, dimentico tutto, e poi riprendo e allora sì che va bene. Sono a scartamento ridotto.
La settimana è stata pesante, il tempo per me (dove con per me intendo tempo da sola, anche a fare la spesa, per dire) inesistente, e come se non bastasse l'Amica Francese è in vacanza alle PhiPhi Islands, con i piedi nella sabbia bianca e l'ultimo libro di Eco sotto la testa, a fare da cuscino. Il che, oltre a darmi alcuni preoccupanti sintomi di crisi d'astinenza da quotidiana dose di francesitudine, mi fa molta invidia.
E lo so che lo zoo è una grande risorsa, e che riserva sorprese ogni volta, le bambine si divertono e saltano e corrono e scoprono animali e sassi e alberi nuovi; lo so che anche fare bamboline di carta è un eccellente passatempo, e che dovrebbe darmi soddisfazione preparare le torte e poi vedere gli occhi felici delle cucciole mentre ne mangiano tre fette ché tanto il papà non c'è; lo so che mi sto godendo l'età più bella delle mie bambine, e che molti invece se la perdono.

Però, ecco, se qualche volta mi perdessi una mezza giornata non ne farei una tragedia. Per dire.
E oggi, anche se c'è un bel sole dopo tanta pioggia, anche se è sabato e al sabato si sta in famiglia, anche se potrei finalmente sdraiarmi in poltrona e lasciare che il Bighi si occupi delle cucciole, io me ne vado dal parrucchiere, e non mi sento in colpa.
Mi chiudo nel centro benessere che ha fuori la scritta Me & Me, proprio nel momento in cui la giornata è al massimo dello splendore, i colori sono brillanti e nessuno sano di mente si priverebbe di un pomeriggio di foglie rosse e gialle nel parco, di una lunga passeggiata mano nella mano, dei salti dal muretto più alto, di una sosta sulla panchina proprio sotto la quercia più grande e di una merenda consumata sul prato, con la luce che si infila nei capelli scarmigliati.

Massaggio, manicure, ha fretta signora?
Cosa dice se mettiamo questa crema?
Metta, metta, faccia pure. Non ho fretta oggi, no.
Una tazza di tè?
Con piacere, xièxiè.

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