Ci
sono degli amici che non te li scegli tu. Ti arrivano addosso, non li
puoi evitare.
Tipo
che tu hai tre anni, e ti ritrovi a giocare con i figli degli amici
dei tuoi, e magari anche a farci le vacanze insieme, perché i grandi
quando hanno i figli piccoli uguali e vanno d'accordo fanno anche le
vacanze insieme, e tu, piccoletto di tre, quattro, cinque anni, mica
puoi sceglierli, i figli degli amici dei tuoi, ma poi capita che i
tuoi gli amici se li tengono stretti, pochi ma buoni, sempre gli
stessi, e allora con i figli degli amici dei tuoi ci diventi grande.
Adolescente, tipo.
Allora
magari c'è quella volta che ti toccano le due figlie stragnocche
magre bionde con gli occhi azzurri che sanno nuotare da dio, e tu ti
senti goffa con quella pancetta e il costume sempre tra le chiappe e
a malapena sai stare a galla, e le tue sorelle pure anche se non te
lo dicono.
Oppure
i tre figli maschi casinisti e antipatici, che sanno sciare benissimo
e tu invece sei ancora allo spazzaneve, e un po' li invidi un po'
vorresti spaccargli la racchetta in testa, ché sono prepotenti e
arroganti. E le tue sorelle te lo dicono, e insieme boicottate le
vacanze con quei fratellini là, e qualche volta ci riuscite.
Che
magari adesso da grandi chissà che simpatici.
Oppure
ci sono un fratello e una sorella che ridono di gusto e parlano in
veneziano come la loro mamma, e tu con quelli lì ci stai bene,
perché non sono altissimi biondissimi bellissimi bravissimi a fare
tutto, sono normali, come te.
E
succede che gli amici dei tuoi restano sempre amici amici, però poi
quando cresci davvero cominci ad avere degli amici tuoi, e dei figli
degli amici dei tuoi non ti importa più una mazza. Cioè, quando li
vedi sei contenta, quei fratello-sorella là (gli altri no, li
cancelli proprio, e di qualcuno non ricordi nemmeno il nome), però
non è che ci vai in cerca.
Poi
succede che un giorno il tuo fidanzato ti molla, e tu sei disperata e
sola e hai bisogno di qualcosa che ti dia una botta di vita, e allora
gli amici dei tuoi ti dicono Vai
dall'amico Al, a Parigi, che ti passi via.
E
tu vai, anche se non sai una parola di francese, con la tua valigia
pesante come il piombo, ti arrampichi per quelle scale strette e
buie, e l'amico Al ti ospita nel suo appartamento da studente di tre
metri per due, che quando apri il divano letto non apri più la
porta, che quando apri la porta devi spostare lo stendino che fa da
armadio, che per aprire la porta del bagno devi entrare nella doccia,
che quando chiudi le porte della doccia non hai lo spazio per sederti
sul water, ma lui ti ospita lo stesso, tranquillo come se fosse in
una reggia con dieci stanze, perché lui è così, di poche parole, e
prende le cose con filosofia. E ti fa dormire nel suo letto, ti
lascia libera di andare dove vuoi, ti tornare quando vuoi, e quando
vuoi ti porta alle feste dei suoi amici, e a mangiare un kebab, il
tuo primo kebab, il più buono della tua vita, e ha una fidanzata
simpatica e bella e superintelligente che sa cinque lingue.
E
tu te la ricordi, quella settimana là, a distanza di tanti anni,
perché vagavi da sola per Parigi, che quando sei felice è la città
più romantica del mondo e quando sei triste è sempre la città più
romantica del mondo, e questo non semplifica le cose, a te che hai il
cuore in frantumi, e c'era un freddo cane a maggio, a Parigi, e però
c'erano anche i musicisti di strada, e i giardini delle Tuileries, e
le vetrine sbarluccicanti di Place Vendôme,
e il Louvre e il Marais e Notre Dame e il suonatore di organetto e la
gente con la baguette sotto l'ascella e i bar dell'Opéra. Un caffè
schifoso, ma un'ottima créme brulé.
(continua)
(continua)
L'equivoco delle lingue neolatine (Italiano, Francese,...) è che "amico" e "amore" derivano dalla stessa radice.
RispondiEliminaInvece nelle lingue germaniche (Inglese, Tedesco,...) "amore" ha un'origine comune con "vita" (love/life, lieben/leben), mentre "amico" è imparentato con "libertà" (friend/free, freund/freiheit).
Ecco, pur condividendo che l'amico possa arrivare in modo sorprendente o improvviso, io credo che l'amico si scelga e che alla fine duri per sempre ("questione di testa").
L'amore invece in un certo senso si subisce e rischia sempre di finire ("questione di cuore").
Parlo a titolo personale. Mia moglie è il mio Amore e nello stesso tempo è la mia migliore Amica. So di essere fortunato e so di essere un caso su un milione, perché in genere non è così.
Continua, perché vogliamo continuare a leggere :-)
magari durassero per sempre XD io ho già perso quelli delle elementari e delle medie... inizio a pensare di puzzare!
EliminaWonder please continua *-*
@Giove, è vero, gli amici gli scegli, ma a volte le scelte sono *pilotate* da eventi che non hai deciso...
Elimina@Pier, certi amici che sembrano eterni poi svaniscono, e altri che sembrano perduti li ritrovi per caso, e finisce che si hanno un sacco di cose in comune e non ci si perde più. Vedrai che li ritrovi, se è destino.
però intanto magari cambia deodorante :D
Oh...
RispondiEliminaeh... ;)
Eliminaamar...cord.
RispondiEliminacerti ricordi vengono fuori così, all'improvviso, insieme con gli incontri inaspettati
EliminaDescrizione calzante al 100% nella prima parte. Pensa che alcuni degli amici dei miei si sono anche sposati tra loro. Forte no?
RispondiEliminadimostrazione che bisogna dare una mano al destino, alle volte, no?
Eliminacontinua, continua.
RispondiEliminasei simpatica.
grazie, cinas.
Eliminacontinuo, allora.
Che è questa botta di amarcord? Ma stai scrivendo dal jacuzzi della spa? :-)))
RispondiEliminano, quando sono nell'idromassaggio mi lascio solo trasportare dalle bolle. è che la mente ci sale, sulle bolle, e faccio fatica a fermarla
Eliminami sembra di sentire pure la musica di Parigi....
RispondiEliminavorrei saper far sentire i profumi di quella parigi di primavera ;)
EliminaIo mi sono fermata al paragrafo 1, e adesso il figlio dell'amico dei miei me lo sposo (prima o poi)...
RispondiEliminamaddai? l'amicizia che diventa ammoore! bello.
EliminaDa figlia di genitori altamente asociali un po' ti/vi invidio.
RispondiEliminaa quel tempo avrei invidiato io te, certe volte...
EliminaSe scrivi un libro di racconti, lo compro subito. Anche in formato digitale. O di carta. O sul blog.
RispondiEliminaLeggerti è un vero piacere.
grazie, beta! ma sei nonna davvero?
EliminaOh yes! Nonnissima: per il momento di un solo piccolo urlatore, ma spero sempre che mia figlia si organizzi.
EliminaLei ci racconta qui http://ginabarilla.blogspot.it/
ma la conosco, la gina barilla! la leggo!
Eliminacom'è piccolo il web ;)
...i figli degli amici dei miei erano sempre bellissimi e soprattutto amici dei miei fratelli...e io mi innamoravo puntualmente di tutti purtroppo ero per loro sempre invisibile, goffa...un calimero...che tristezza...
RispondiEliminacome di tutti? bisogna ottimizzare!
Eliminadovevi puntare su uno solo! ;)
Ahahahahahahah Wonder sempre organizzata al meglio! Grazie per i tuoi ricordi!
RispondiEliminacara, tu te li sorbisci anche dal vivo...
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