Un'altra delle stranezze di Shanghai, questa dei negozi per adulti.
Che uno pensa, mica serve andare fin lì, anche in Italia fiorisce il mercato, come no. Pien così di sexy shop, al secondo piano di defilati e decadenti centri commerciali, con le vetrine coperte da adesivi pudibondi e nomi curiosi tipo Prima o poi (che lascerebbe intendere un abbandono certo, anche se tardivo, alla lussuria), Manhattan (con le ombre nere dei grattacieli su sfondo giallo, vagamente falliche), Eros & Eros, con un raddoppiamento del nome che prelude raddoppiamento del piacere, o La passione, che, lo sanno tutti, va alimentata con una certa costanza, e con prodotti specifici, possibilmente.
Che uno pensa, mica serve andare fin lì, anche in Italia fiorisce il mercato, come no. Pien così di sexy shop, al secondo piano di defilati e decadenti centri commerciali, con le vetrine coperte da adesivi pudibondi e nomi curiosi tipo Prima o poi (che lascerebbe intendere un abbandono certo, anche se tardivo, alla lussuria), Manhattan (con le ombre nere dei grattacieli su sfondo giallo, vagamente falliche), Eros & Eros, con un raddoppiamento del nome che prelude raddoppiamento del piacere, o La passione, che, lo sanno tutti, va alimentata con una certa costanza, e con prodotti specifici, possibilmente.
Nomi
così, vagamente allusivi o apertamente provocatorî.
Che uno poi non può dire di esserci entrato per sbaglio, no?
pensando che fosse un outlet di elettrodomestici.
Non
ci sono mai entrata. Che vi devo dire, non mi sono mai trovata nel
caso, ecco. Manco per sbaglio.
Una
volta, ad Amsterdam, ne ho guardato uno da fuori, cercando di
sbirciare dalle vetrine qualche prodotto sugli scaffali, ma ammetto
in tutta onestà la mia completa ignoranza in materia, e una certa
indifferenza, anche.
Però
poi uno viene a vivere in Cina, dove il sesso non è un tabù, dove
in zone apposite di qualsiasi supermercato trovi scaffali traboccanti
di preservativi sotto un cartello che dice Family
planning,
dove i negozi di articoli per adulti si trovano ad ogni angolo della
strada, spesso di fianco a negozi di articoli per neonati (il frutto
della passione, molto banalmente), e dove del sesso si fa cultura, e
infatti c'è anche un museo. Si trova a TongLi, poco fuori Shanghai,
e si chiama molto distintamente Museum
of Ancient Chinese Sex Culture.
Per chi vuol far sfoggio di erudizione.
Qui
le vetrine degli erotic
toys shop
non sono censurate. Mostrano manichini vestiti succintamente, ma di
fatto in modo non molto diverso dalla maggior parte delle ragazze che
incontri per la strada. Oppure cartoons divertenti, bamboline con gli
occhi a mandorla che ridono la boccuccia a cuore i capelli pettinati,
e sembrerebbero adatte pure alla Gabbianella se non fosse che poi
hanno le tette di fuori.
Oppure
propongono healthy
products,
come fossero normali farmacie, perché nella medicina tradizionale
cinese i prodotti afrodisiaci vanno dal ginseng alle pillole di
formiche nere, dall'olio di pene di tigre ai funghi neri.
Insomma,
non è che sia molto chiaro che si tratta di sexy shop. Tipo che vai
dentro pensando di comprare un pacchetto di gomme alla fragola e
invece ti ritrovi le tasche piene di condom dipinti a mano,
fosforescenti o a
forma di coniglio.
Però gusto fragola.
Allora
siccome bisogna colmare le lacune, ché l'ignoranza è una brutta
bestia, ho fatto un giro dentro questo negozio in Hong Mei Lu,
proprio di fronte a uno dei fake market più famosi. (E non è che
sia andata a cercarlo apposta. È che ci passo davanti tre o quattro
volte tutte le settimane, e dai oggi, dai domani, la lima della
curiosità ha corroso anche le remore. E poi, diciamocelo, l'ho fatto
per voi, per dovere di cronaca. Va' come vi voglio bene).
Tel
chi. Buccone, si chiama.
E
questo Buccone è una catena leader del settore la cui mission è
convertire i miscredenti, ovvero trasformare i sexy shop,
generalmente considerati luridi postacci per pervertiti, in negozi di
classe
in cui fare spese senza pudori.
Tu
entri, stordita dagli effluvi e dalla musica soft, e guardi con
curiosità tutti quegli oggetti di cui devi leggere la descrizione
sulla targhetta come per i vasi Ming al museo, rinchiusi in teche di
vetro illuminate, che sembrano
cavatappi dai colori fluo e uova Fabergé, ti aggiri per la stanza
con aria svagata e vagamente a disagio, resti ipnotizzata da un baby
doll bordato di piume e ti sorprendi nel constatare che la biancheria
intima non è molto dissimile dall'ultima collezione P/E di
Intimissimi.
A
guardar bene, uno quasi quasi si sente più imbarazzato a comprare
l'accendigas della Alessi.
sì, ma alla fine cos'hai comperato? ;-)))
RispondiEliminabaci
l'AleS
niente! la mia era curiosità di *vedere*, non di provare ;)
EliminaFantastica Wonder :)) hai ragione da vendere! Io quella roba della alessi la trovo inguardabile, cosi' come pure la biancheria di yamamay. Su alcuni siti erotici trovi cose belle davvero, anche se poi non ho mai osato comprare nulla. Ci pensero'.
RispondiEliminaho sempre pensato che le donne ricche le riconosci dal reggiseno... e infatti ho sempre comprato da intimissimi
Eliminae poi.... mai guardato siti erotici. devo colmare anche questa lacuna?
Ma quelli che vendono cose eh, mica ci vado per titillarmi. Che la' sopra l'unica cosa che si titilla e' l'antivirus.
EliminaIn effetti confermo soprattutto l'angolo preservativi e cremine varie nei piu' pudici supermarket! Li' una sbirciatina e' il minimo. Invece non ho mai osato entrare neanche io in uno di quelli dedicati in toto ma in compenso ho fatto un giro su taobao e mi e' bastato! Hai provato?
RispondiEliminacon taobao ho difficoltà perché ancora il cinese non riesco a leggerlo...
Eliminama su quel sito lì trovi proprio *tutto*
Effettivamente l'accendigas dell'Alessi ha un che di inquietante...
RispondiEliminaMeraviglioso! E non aggiungo altro...
RispondiElimina.........ma si può disegnare e chiamare un cosa semplice semplice come un accendigas firebird-uccello di fuoco???!!!!... la mia visione dei piccoli attrezzi da cucina non sarà più la stessa...
RispondiElimina^_^
roberta