sabato 19 maggio 2012

Di musei, rimedi naturali e acquisti imbarazzanti

Un'altra delle stranezze di Shanghai, questa dei negozi per adulti.
Che uno pensa, mica serve andare fin lì, anche in Italia fiorisce il mercato, come no. Pien così di sexy shop, al secondo piano di defilati e decadenti centri commerciali, con le vetrine coperte da adesivi pudibondi e nomi curiosi tipo Prima o poi (che lascerebbe intendere un abbandono certo, anche se tardivo, alla lussuria), Manhattan (con le ombre nere dei grattacieli su sfondo giallo, vagamente falliche), Eros & Eros, con un raddoppiamento del nome che prelude raddoppiamento del piacere, o La passione, che, lo sanno tutti, va alimentata con una certa costanza, e con prodotti specifici, possibilmente.
Nomi così, vagamente allusivi o apertamente provocatorî. Che uno poi non può dire di esserci entrato per sbaglio, no? pensando che fosse un outlet di elettrodomestici.

Non ci sono mai entrata. Che vi devo dire, non mi sono mai trovata nel caso, ecco. Manco per sbaglio.
Una volta, ad Amsterdam, ne ho guardato uno da fuori, cercando di sbirciare dalle vetrine qualche prodotto sugli scaffali, ma ammetto in tutta onestà la mia completa ignoranza in materia, e una certa indifferenza, anche.

Però poi uno viene a vivere in Cina, dove il sesso non è un tabù, dove in zone apposite di qualsiasi supermercato trovi scaffali traboccanti di preservativi sotto un cartello che dice Family planning, dove i negozi di articoli per adulti si trovano ad ogni angolo della strada, spesso di fianco a negozi di articoli per neonati (il frutto della passione, molto banalmente), e dove del sesso si fa cultura, e infatti c'è anche un museo. Si trova a TongLi, poco fuori Shanghai, e si chiama molto distintamente Museum of Ancient Chinese Sex Culture. Per chi vuol far sfoggio di erudizione.

Qui le vetrine degli erotic toys shop non sono censurate. Mostrano manichini vestiti succintamente, ma di fatto in modo non molto diverso dalla maggior parte delle ragazze che incontri per la strada. Oppure cartoons divertenti, bamboline con gli occhi a mandorla che ridono la boccuccia a cuore i capelli pettinati, e sembrerebbero adatte pure alla Gabbianella se non fosse che poi hanno le tette di fuori.
Oppure propongono healthy products, come fossero normali farmacie, perché nella medicina tradizionale cinese i prodotti afrodisiaci vanno dal ginseng alle pillole di formiche nere, dall'olio di pene di tigre ai funghi neri.
Insomma, non è che sia molto chiaro che si tratta di sexy shop. Tipo che vai dentro pensando di comprare un pacchetto di gomme alla fragola e invece ti ritrovi le tasche piene di condom dipinti a mano, fosforescenti o a forma di coniglio. Però gusto fragola.

Allora siccome bisogna colmare le lacune, ché l'ignoranza è una brutta bestia, ho fatto un giro dentro questo negozio in Hong Mei Lu, proprio di fronte a uno dei fake market più famosi. (E non è che sia andata a cercarlo apposta. È che ci passo davanti tre o quattro volte tutte le settimane, e dai oggi, dai domani, la lima della curiosità ha corroso anche le remore. E poi, diciamocelo, l'ho fatto per voi, per dovere di cronaca. Va' come vi voglio bene).
Tel chi. Buccone, si chiama.
E questo Buccone è una catena leader del settore la cui mission è convertire i miscredenti, ovvero trasformare i sexy shop, generalmente considerati luridi postacci per pervertiti, in negozi di classe in cui fare spese senza pudori.
Tu entri, stordita dagli effluvi e dalla musica soft, e guardi con curiosità tutti quegli oggetti di cui devi leggere la descrizione sulla targhetta come per i vasi Ming al museo, rinchiusi in teche di vetro illuminate, che sembrano cavatappi dai colori fluo e uova Fabergé, ti aggiri per la stanza con aria svagata e vagamente a disagio, resti ipnotizzata da un baby doll bordato di piume e ti sorprendi nel constatare che la biancheria intima non è molto dissimile dall'ultima collezione P/E di Intimissimi.

A guardar bene, uno quasi quasi si sente più imbarazzato a comprare l'accendigas della Alessi.

10 commenti:

  1. sì, ma alla fine cos'hai comperato? ;-)))
    baci
    l'AleS

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    1. niente! la mia era curiosità di *vedere*, non di provare ;)

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  2. Fantastica Wonder :)) hai ragione da vendere! Io quella roba della alessi la trovo inguardabile, cosi' come pure la biancheria di yamamay. Su alcuni siti erotici trovi cose belle davvero, anche se poi non ho mai osato comprare nulla. Ci pensero'.

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    1. ho sempre pensato che le donne ricche le riconosci dal reggiseno... e infatti ho sempre comprato da intimissimi
      e poi.... mai guardato siti erotici. devo colmare anche questa lacuna?

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    2. Ma quelli che vendono cose eh, mica ci vado per titillarmi. Che la' sopra l'unica cosa che si titilla e' l'antivirus.

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  3. In effetti confermo soprattutto l'angolo preservativi e cremine varie nei piu' pudici supermarket! Li' una sbirciatina e' il minimo. Invece non ho mai osato entrare neanche io in uno di quelli dedicati in toto ma in compenso ho fatto un giro su taobao e mi e' bastato! Hai provato?

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    1. con taobao ho difficoltà perché ancora il cinese non riesco a leggerlo...
      ma su quel sito lì trovi proprio *tutto*

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  4. Effettivamente l'accendigas dell'Alessi ha un che di inquietante...

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  5. .........ma si può disegnare e chiamare un cosa semplice semplice come un accendigas firebird-uccello di fuoco???!!!!... la mia visione dei piccoli attrezzi da cucina non sarà più la stessa...

    ^_^
    roberta

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