Capita
che un giorno decidi che andrai a comprare tutto il necessario per
mettere a posto la terrazza, costruire un piccolo gazebo con canne di
bambù e stoffe leggere, e invece non solo piove, ma non sei neanche
più tanto sicura che resterai a vivere in questa casa, e quindi
rimandi.
E
passi la mattina studiando svogliatamente qualche parola che non
ricorderai, e leggendo un po' del romanzo che ti intriga un sacco ma
che hai scoperto molto più introspettivo di quando il titolo facesse
presagire, e molto più cerebrale, e meno leggero, e meno libero.
E
poi ti tocca andare in ospedale, per toglierti il dubbio di aver
fatto una delle cose più stupide che una donna possa fare (pensato
qualcosa di stupido? Ecco, più
stupido), e ti viene in mente che non è neanche la prima volta che
ti succede, di avere quel dubbio lì. E pedali per venti minuti,
rischiando di finire sotto un bus, e poi vedi questo ospedale
organizzatissimo, dove sei accompagnato da signore gentili e
silenziose, dove aspetti solo cinque minuti, giusto il tempo per
farti capire che la dottoressa è indaffaratissima ma in realtà è
lì proprio per te, tutto l'ospedale è lì per te, per accoglierti e
farti sentire tranquilla e per niente stupida come ti senti, e si sa
che se non avessi la carta di credito non ti si filerebbe nessuno ma
tu, oltre alla carta di credito, hai pure la tessera
dell'assicurazione, e quindi non paghi un centesimo, almeno finché
l'organizzatissimo nosocomio non si renderà conto che
l'assicurazione non copre la temporanea perdita di memoria né la
stupidità recidiva, e poi rifletti trenta secondi sulla proposta
della dottoressa di fare un check up completo e rispondi che no,
grazie, stai bene, forse avresti bisogno solo di un po' di fosforo, e
di un'altra settimana in Italia.
E
torni a casa, e ti sembra di non aver combinato niente tutto il
giorno, e ti resta dentro una sensazione di inutilità e una vaga
tristezza.
E
poi capita che accompagni una nuova amica al mercato delle stoffe di
Shilipu, e mentre la tua amica guarda le stoffe per farsi un qipao,
anche lei contagiata dal fascino mandarino, pensi che se resterai in
quella casa comprerai della stoffa leggera e bianca e farai delle
tende morbide che dondoleranno al vento, e poi dipingerai le lanterne
che hai lasciato fuori tutto l'inverno e si sono arrugginite un po',
e cambierai anche le sedie e il tavolo e metterai qualcosa di più
sofisticato, e poi inviterai gli amici a prendere un aperitivo in
terrazza, e preparerai grissini e pezzi di formaggio e bocconcini
alle olive e ventagli di pastasfoglia.
Poi
ti fermi a mangiare nel ristorante dove fanno gli XiaoLongBao più
buoni di Shanghai, proprio di fronte al laghetto dello Yu Garden,
dove puoi prendere i tuoi ravioloni ripieni di granchio e mangiarli
direttamente al piano terra, e allora paghi 25 yuan, oppure puoi
salire al primo piano, e però devi spenderne almeno 40, o nella
stanza di fianco, e allora devi essere disposto a mangiare di più
perché la spesa minima è di 80 yuan, e se proprio vuoi fare il
turista figo o vuoi festeggiare alla grande allora vai al terzo
piano, dove puoi spendere ancora di più, mangiare per tredici e
godere della vista sul laghetto e anche un po' sullo Yu Garden.
E
scopri che la tua nuova amica è simpatica, ha una vita che sembra un
romanzo sudamericano e i tuoi stessi gusti in fatto di qipao, e anche
di XiaoLongBao, e ti dispiace un po' non averla conosciuta prima, e
quando torni a casa aiuti la BB a fare i compiti e il Gatto a
imparare la parte per la recita, e poi disegnate insieme un gatto
azzurro che dorme su un tappeto pieno di cuori e dei fiori colorati,
e il Gatto ci scrive sopra È
tutto così bello,
e tu pensi che in fondo sì, è bello, non solo il disegno con i
fiori.
Tutto questo in un giorno solo? Che invidia (cioè, non per l'ospedale)! Io sempre qui come una cozza davanti al computer a tradurre! :-)
RispondiEliminano, in due giorni, ieri e oggi
Eliminae che bello, quando puoi mettere un po' di te nelle parole di un altro
mi introduco per condividere la risposta di Uonder ed esprimere la mia invidia allo stato puro per il lavoro di Silvia... e per te amica Uonder: a meno che non ti costi un botto, ma rimettila a posto quella terrazza! anche se non ci starai tanto in quella casa, che importa... tutto si recupera in qualche modo e poi il fatto di renderla più bella e accogliente, renderà più contenta e soddisfatta anche te!
EliminaL'AleS
Quoto l'Ale in tutto! AmicaBarbara
EliminaFai venire voglia di venirti a trovare. Cosa pensi degli sconosciuti che si autoinvitano? :P
RispondiEliminache sono un po' sfacciati, ma di solito la fortuna li aiuta
EliminaMa che bello....
RispondiEliminaci si fa un film, con le esperienze qui ;)
EliminaStupidaggine a parte, per la quale spero sia tutto a posto, questo post trasuda una meravigliosa quotidianita'. Invidiabile, direi.
RispondiEliminaa volte più, a volte meno invidiabile. dipende molto dallo stato d'animo...
Eliminabeh ti auguro di dipingerle quelle lanterne, con tenui colori pastello..
RispondiEliminanon so se avrò molta scelta. qui in casa va molto il rosa, non so se mi spiego
EliminaMi trovo nella tua situazione e ti devo dire che hai reso davvero alla perfezione questo nostro altalenare tra le tante emozioni che ci riserva questa vita da espatriate. Brava!
RispondiEliminavivere in un paese straniero ha un effetto introspettivo, non credi?
EliminaA me il racconto di queste tue giornate mi ha un pochino intristita.
RispondiEliminaLontani da Casa spesso occorre fermarsi a riflettere sul bello che c'è, non viene spontaneo accorgersene.
Il tuo modo di scrivere è fantastico, mi piacerebbe avere un tuo romanzo nella mia libreria :)
Davvero!
uau. cioè, grazie. se mai sarò in grado di scrivere un romanzo poi te lo mando. solo che poi ti tocca leggerlo, eh.
Eliminabello che non sono l'unica a sostenere assiduamente che dovrebbe proprio scrivere un libro la Uonder!!! attendo fiduciosa!
EliminaL'AleS
mi prenoto anch'io ... per la lettura del romanzo. Brava
EliminaBeh, io insisto da talmente tanto che voglio la prima copia!
Eliminawow, ho già qualche copia piazzata, vedo ;)
EliminaAdoro i ravioloni ripieni di granchio!
RispondiEliminaIo avevo sistemato la terrazza ad Asmara con una bella tenda... poi sono partita e qui di terrazze non ce ne sono. Ma anch'io ho trovato delle amiche!
sì, anche noi siamo abbastanza fortunati ad avere una terrazza e un minigiardino, dove ci stanno a malapena due alberi con un'amaca in mezzo. quando non vieni divorato dalle zanzare è fantastica
EliminaPure io sono un pochino triste. Caspita, sei davvero lontana! Sarà che sono un tipo nostalgico, ma io la metterei in conto, un'altra settimana in Italia ;)
RispondiEliminadevo solo resistere un mesetto, poi ci resterò un mese e mezzo! non da sola, ma insomma...
Elimina...ma... in tutto ciò.. il Bighi... sa falo? introspettisce con le buste Knorr? o anche lui disegna gatti su tappeti con cuori rosa? (o erano rossi)
RispondiEliminaorso yoghi
ho sbagliato.. era solamente il gatto ad essere azzurro.
RispondiEliminasorry.
orso yoghi
lui, come direbbe lui stesso medesimo, *va a laurà*
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