martedì 15 maggio 2012

Di stupidità e bellezza

Capita che un giorno decidi che andrai a comprare tutto il necessario per mettere a posto la terrazza, costruire un piccolo gazebo con canne di bambù e stoffe leggere, e invece non solo piove, ma non sei neanche più tanto sicura che resterai a vivere in questa casa, e quindi rimandi.
E passi la mattina studiando svogliatamente qualche parola che non ricorderai, e leggendo un po' del romanzo che ti intriga un sacco ma che hai scoperto molto più introspettivo di quando il titolo facesse presagire, e molto più cerebrale, e meno leggero, e meno libero.
E poi ti tocca andare in ospedale, per toglierti il dubbio di aver fatto una delle cose più stupide che una donna possa fare (pensato qualcosa di stupido? Ecco, più stupido), e ti viene in mente che non è neanche la prima volta che ti succede, di avere quel dubbio lì. E pedali per venti minuti, rischiando di finire sotto un bus, e poi vedi questo ospedale organizzatissimo, dove sei accompagnato da signore gentili e silenziose, dove aspetti solo cinque minuti, giusto il tempo per farti capire che la dottoressa è indaffaratissima ma in realtà è lì proprio per te, tutto l'ospedale è lì per te, per accoglierti e farti sentire tranquilla e per niente stupida come ti senti, e si sa che se non avessi la carta di credito non ti si filerebbe nessuno ma tu, oltre alla carta di credito, hai pure la tessera dell'assicurazione, e quindi non paghi un centesimo, almeno finché l'organizzatissimo nosocomio non si renderà conto che l'assicurazione non copre la temporanea perdita di memoria né la stupidità recidiva, e poi rifletti trenta secondi sulla proposta della dottoressa di fare un check up completo e rispondi che no, grazie, stai bene, forse avresti bisogno solo di un po' di fosforo, e di un'altra settimana in Italia.
E torni a casa, e ti sembra di non aver combinato niente tutto il giorno, e ti resta dentro una sensazione di inutilità e una vaga tristezza.

E poi capita che accompagni una nuova amica al mercato delle stoffe di Shilipu, e mentre la tua amica guarda le stoffe per farsi un qipao, anche lei contagiata dal fascino mandarino, pensi che se resterai in quella casa comprerai della stoffa leggera e bianca e farai delle tende morbide che dondoleranno al vento, e poi dipingerai le lanterne che hai lasciato fuori tutto l'inverno e si sono arrugginite un po', e cambierai anche le sedie e il tavolo e metterai qualcosa di più sofisticato, e poi inviterai gli amici a prendere un aperitivo in terrazza, e preparerai grissini e pezzi di formaggio e bocconcini alle olive e ventagli di pastasfoglia.
Poi ti fermi a mangiare nel ristorante dove fanno gli XiaoLongBao più buoni di Shanghai, proprio di fronte al laghetto dello Yu Garden, dove puoi prendere i tuoi ravioloni ripieni di granchio e mangiarli direttamente al piano terra, e allora paghi 25 yuan, oppure puoi salire al primo piano, e però devi spenderne almeno 40, o nella stanza di fianco, e allora devi essere disposto a mangiare di più perché la spesa minima è di 80 yuan, e se proprio vuoi fare il turista figo o vuoi festeggiare alla grande allora vai al terzo piano, dove puoi spendere ancora di più, mangiare per tredici e godere della vista sul laghetto e anche un po' sullo Yu Garden.
E scopri che la tua nuova amica è simpatica, ha una vita che sembra un romanzo sudamericano e i tuoi stessi gusti in fatto di qipao, e anche di XiaoLongBao, e ti dispiace un po' non averla conosciuta prima, e quando torni a casa aiuti la BB a fare i compiti e il Gatto a imparare la parte per la recita, e poi disegnate insieme un gatto azzurro che dorme su un tappeto pieno di cuori e dei fiori colorati, e il Gatto ci scrive sopra È tutto così bello, e tu pensi che in fondo sì, è bello, non solo il disegno con i fiori.

27 commenti:

  1. Tutto questo in un giorno solo? Che invidia (cioè, non per l'ospedale)! Io sempre qui come una cozza davanti al computer a tradurre! :-)

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    1. no, in due giorni, ieri e oggi
      e che bello, quando puoi mettere un po' di te nelle parole di un altro

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    2. mi introduco per condividere la risposta di Uonder ed esprimere la mia invidia allo stato puro per il lavoro di Silvia... e per te amica Uonder: a meno che non ti costi un botto, ma rimettila a posto quella terrazza! anche se non ci starai tanto in quella casa, che importa... tutto si recupera in qualche modo e poi il fatto di renderla più bella e accogliente, renderà più contenta e soddisfatta anche te!
      L'AleS

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    3. Quoto l'Ale in tutto! AmicaBarbara

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  2. Fai venire voglia di venirti a trovare. Cosa pensi degli sconosciuti che si autoinvitano? :P

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    1. che sono un po' sfacciati, ma di solito la fortuna li aiuta

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  3. Stupidaggine a parte, per la quale spero sia tutto a posto, questo post trasuda una meravigliosa quotidianita'. Invidiabile, direi.

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    1. a volte più, a volte meno invidiabile. dipende molto dallo stato d'animo...

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  4. beh ti auguro di dipingerle quelle lanterne, con tenui colori pastello..

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    1. non so se avrò molta scelta. qui in casa va molto il rosa, non so se mi spiego

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  5. Mi trovo nella tua situazione e ti devo dire che hai reso davvero alla perfezione questo nostro altalenare tra le tante emozioni che ci riserva questa vita da espatriate. Brava!

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    1. vivere in un paese straniero ha un effetto introspettivo, non credi?

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  6. A me il racconto di queste tue giornate mi ha un pochino intristita.
    Lontani da Casa spesso occorre fermarsi a riflettere sul bello che c'è, non viene spontaneo accorgersene.
    Il tuo modo di scrivere è fantastico, mi piacerebbe avere un tuo romanzo nella mia libreria :)
    Davvero!

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    1. uau. cioè, grazie. se mai sarò in grado di scrivere un romanzo poi te lo mando. solo che poi ti tocca leggerlo, eh.

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    2. bello che non sono l'unica a sostenere assiduamente che dovrebbe proprio scrivere un libro la Uonder!!! attendo fiduciosa!
      L'AleS

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    3. mi prenoto anch'io ... per la lettura del romanzo. Brava

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    4. Beh, io insisto da talmente tanto che voglio la prima copia!

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    5. wow, ho già qualche copia piazzata, vedo ;)

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  7. Adoro i ravioloni ripieni di granchio!
    Io avevo sistemato la terrazza ad Asmara con una bella tenda... poi sono partita e qui di terrazze non ce ne sono. Ma anch'io ho trovato delle amiche!

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    1. sì, anche noi siamo abbastanza fortunati ad avere una terrazza e un minigiardino, dove ci stanno a malapena due alberi con un'amaca in mezzo. quando non vieni divorato dalle zanzare è fantastica

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  8. Pure io sono un pochino triste. Caspita, sei davvero lontana! Sarà che sono un tipo nostalgico, ma io la metterei in conto, un'altra settimana in Italia ;)

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    1. devo solo resistere un mesetto, poi ci resterò un mese e mezzo! non da sola, ma insomma...

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  9. ...ma... in tutto ciò.. il Bighi... sa falo? introspettisce con le buste Knorr? o anche lui disegna gatti su tappeti con cuori rosa? (o erano rossi)
    orso yoghi

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  10. ho sbagliato.. era solamente il gatto ad essere azzurro.
    sorry.
    orso yoghi

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    1. lui, come direbbe lui stesso medesimo, *va a laurà*

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