martedì 31 luglio 2012

Rewind (amici da una vita #3)

Dopo quella settimana là, l'amico Al non lo vedi più. Ha sposato la ragazza bella e simpatica e superintelligente che sa cinque lingue, e adesso lavora in Francia, e hanno avuto una bambina e poi un bambino.
Anche tu, poi, hai sposato quel fidanzato là, perché dopo che sei stata a Parigi e hai raccolto con una scopetta tutti i cocci e li hai messi insieme, anche se ci manca ancora qualche pezzetto, dopo che hai deciso che anche così funziona, che si vedono tutte le crepe ma almeno ha ritrovato la forma, dopo che hai capito che ce la puoi fare anche da sola, dopo esserti ripresa al ritmo delle feste estive e dei cinema all'aperto e degli occhi languidi di qualche spasimante, lui è tornato. E tu ti sei resa conto che era l'unico che poteva aggiustarti del tutto. E avete avuto una bambina e poi un'altra e un'altra ancora.

E un giorno capita che sei in vacanza in Italia, dopo quasi un anno che abiti a Shanghai, e vai al parco giochi di via Santini, quello un po' lontano che tanto ci andiamo con il monopattino e ci sono gli alberi e si sta bene al fresco, e vedi Al, con la sua bambina dalle bionde trecce e con la erre francese, e lei è uguale a lui, e lui è uguale a com'era, e ricominciate a parlare come se fossero passati quindici giorni da quando vi siete visti l'ultima volta, e invece saranno quindici anni.
E la sua bambina che è uguale a lui, con lo stesso sorriso e gli stessi occhi furbi, ha l'età della tua e ci va d'accordo, e giocano insieme e si arrampicano e fanno le capriole e le acrobazie sul prato, e Al comincia a farle volteggiare, a insegnare come si fa a stare con la testa in giù e le gambe in su e a fare la candela e le posizioni yoga e altri giochi, e anche tu ci provi, a fare la candela, e forse ti riesce, e allora lo fate tutti insieme, e ti accorgi che la BB comincia a entrare in confidenza con Al, a salirgli in braccio, a stare in equilibrio sulle sue spalle, e pensi che alla BB manca il suo papà, tantissimo.
E poi pensi a come sono amici i tuoi genitori e i genitori di Al, e a come sia strano a volte che la vita si ripeta, e figurati se avrei mai creduto che ci saremmo rincontrati da adulti e con i figli, e un po' ti senti invecchiare e un po' no, perché se Al ha la stessa faccia di quando aveva venticinque anni tu di sicuro non puoi essere cambiata tanto.
Anche se quella posizione di yoga con la testa fra le ginocchia ti ha fatto scrocchiare tutte le ossa della colonna vertebrale.

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