La
mia amica Tamao è giapponese.
Vive
in un appartamento piccolo e minimalista con suo marito e tre gatti.
Beve un sacco di tè, le piacciono i dolci italiani ma non il caffè,
compra tutto su taobao tranne le tazze per il tè e si è portata dal
Giappone un bellissimo servizio di piatti. Balla la zumba per tenersi
in forma, viaggia poco perché non vuole lasciare soli i gatti, è
sola tutto il giorno e durante il fine settimana non cucina mai.
Per
questo esce spesso. Lei e suo marito vanno a cena fuori il sabato
sera, e al brunch la domenica. Spulciano insieme le riviste per
trovare eventi, spettacoli o ristoranti da provare, e ogni tanto me
ne consiglia uno particolarmente buono o economico.
Suo
marito le fa regali strani. Un puzzle, un libro (in cinese) su come
abbinare il vino francese ai cibi cinesi, una torta fatta di
asciugamani. Lei ride, lo prende in giro ma lo trova bellissimo.
Da
qualche giorno Tamao e suo marito escono poco. Quando lo fanno, si
vestono con vestiti cinesi, usano gli occhiali da sole e non
frequentano i loro locali preferiti.
Perché
i giapponesi sono diversi dai cinesi. I giapponesi sono più
riservati, più eleganti, più puliti, meno casinisti. E un po' si
distinguono anche per la fisionomia. E i cinesi li riconoscono.
E
in questi giorni, a Shanghai, succedono delle cose.
I
cinesi, che hanno vari motivi per essere scontenti, hanno trovato una
scusa per sfogare il malcontento in maniera violenta, e lo fanno
contro i giapponesi. Spaccano le vetrine dei negozi e delle catene
giapponesi, distruggono macchine giapponesi, entrano nei compound
alla ricerca di case abitate da giapponesi. La polizia interviene
solo esteriormente. Fa presenza, insomma, mentre pare sostenere le
manifestazioni.
Intanto,
il governo giapponese sembra intenzionato a creare una rete di
alleanze, e allo scopo pare disposto ad appianare le divergenze con
la Corea.
E
questo odio, questa inimicizia atavica mette un po' paura.
E
io, che ho passato due giorni bellissimi a Monganshan, dove c'è un
resort in mezzo al niente con una tinozza a fare da vasca da bagno,
uno schermo gigante per vedere vecchi dvd e una parete piena di
ciabattine per gli ospiti, dove c'è una foresta di bambù umida e
nebbiosa e un lago artificiale in cui si può pescare, dove c'è un
parco nazionale pieno di gradini e piccoli torrentelli, mappato così
male che non riesci a trovare l'unica vera attrattiva, vale a dire la
cascata; io, che avrei voluto restare là a camminare a piedi nudi
nell'erba bagnata e a respirare la pioggia, a ridere e fare colazione
con bacon e uova e pane tostato, a sentire sulla pelle l'aria fresca
e silenziosa della mattina quando ancora tutti dormono; io, che
stamattina cercavo le parole per raccontare a Tamao come sono stata
bene in questi due giorni, per dirle del camino col fuoco acceso, del
divano pieno di cuscini, della cena alle sei, degli scherzi e degli
amici, e di un piumino caldissimo e leggero; io, stamattina, le
parole non le ho trovate.
Questa cosa non mi piace!
RispondiEliminano, non piace per niente!
Eliminacazzarola
RispondiEliminal'AleS
già
EliminaGrazie Bighi, di queste cose non si sente parlare in Occidente. Ora condivido il tuo post su fb.
RispondiEliminagrazie silvia. l'argomento, qui, è piuttosto caldo.
EliminaE' triste e assurdo. E finchè si fanno la "guerra" i politici li possiamo inquadrare e metterli all'angolo. Quando è la vita comune, la quotidianità di chi lavora, esce, bada ai gatti, va dal parrucchiere a essere sconvolta da altri che sono i suoi colleghi, gli amici, il parrucchiere...beh, sono senza parole anch'io.
RispondiEliminae qualche volta ci si dimentica degli effetti *diretti* che le decisioni dei governi hanno sulla gente
Eliminanon conoscevo la questione :/
RispondiEliminase vuoi, puoi vedere qualche notizia qui:
Eliminahttp://partecinesepartenopeo.wordpress.com/tag/guerra-sino-giapponese/
chiamarla *guerra sino-giapponese* fa un po' impressione...
che cosa assurda, le discriminazioni. La gente che deve trovare un capro espiatorio, prendersela con degli altri esseri umani solo perchè sono di una nazionalità diversa dalla nostra, fare di tutta l'erba un fascio. Che cose tristi, mi dispiace per i tuoi amici e per gli altri giapponesi rimasti vittime di queste discriminazioni.
RispondiEliminaè molto triste, sì, e anche molto preoccupante che due paesi limitrofi alimentino l'odio vicendevole
EliminaCon questi post mi lasci senza parole.
RispondiEliminaSono nuova e già ti adoro. :)
grazie mandorla! :)
Eliminama tu puoi andarla a trovare,telefonarle o cosa per mostrarle simpatia e vicinanza ?abita vicino a te ?
RispondiEliminaMa certo, abitiamo vicine (cioè a venti minuti di bici), ci vediamo tutte le settimane, andiamo a comprare vestiti di fibra di bambù, ogni tanto pranziamo insieme
EliminaSto seguendo la vicenda con preoccupazione, non mi piacciono le reazioni cinesi come non mi è piaciuta l'iniziativa del governo giapponese di acquistare le isole della discordia. Leggere sui giornali delle proteste e delle auto distrutte è molto diverso dall'esser messi faccia a faccia con le difficoltà di una persona che deve modificare le sue abitudini quotidiane. Complimenti per il bel post.
RispondiEliminahai ragione, le notizie lette sui giornali sembrano molto più lontane, e ti dirò che talvolta in questa città così grande *non ti accorgi* di quello che succede, semplicemente perché non lo vedi se solo abiti un isolato più in là e non ci passi davanti. e poi lo leggi sui giornali
EliminaCavolo, che tra cinesi, giapponesi e coreani più di tanto non si prendessero lo sapevo, ma non immaginavo una cosa del genere.
RispondiEliminaMa il casus belli sono sempre quelle famose isole che non si capisce di chi sono?
proprio quelle
EliminaSto seguendo la vicenda con preoccupazione. Non mi importa chi abbia torto o ragione, i governi devono rendersi conto che le conseguenze "spicce" delle loro azioni le pagano principalmente le persone comuni, che improvvisamente diventano il bersaglio di un'odio senza senso.
RispondiEliminapensa che per la festa di mezzo autunno, che cade il 30 settembre, si usa regalare i mooncakes, tortine ripiene di crema di fagioli e uova con disegnate delle scritte augurali.
Eliminaebbene, qualcuno s'è inventato di mettere delle frasi di incitamento all'odio contro i giapponesi sui quei dolcetti...
terribile...
RispondiEliminasinceramente faccio fatica a capire la portata di questa *guerra*. vedo però che gli effetti diretti sono, se non drammatici, almeno preoccupanti
Eliminaanche io lo ignoravo e le manifestazioni di odio fanno sempre paura
RispondiElimina*spero che tutti tornino in pace*, ha detto Tamao, con un sorriso malinconico
EliminaOrribile. C'e' sempre un motivo di divisione tra i popoli. O un qualsiasi pretesto.
RispondiEliminache i governi cavalchino l'onda dello scontento è già grave. ma che fomentino l'odio fa un po' paura
EliminaCiao cara. Ho visto le foto che hai messo del posto dove sei stata, con la pila di ciabatte e la nebbiolina. Bellissimo.
RispondiEliminaSono parecchi giorni che la mattina seguo al vicenda sulla NHK (che è la Tv giapponese in inglese).
Purtroppo non è solo Shanghai, ma più di 100 città cinesi. Hanno chiuso anche molte fabbriche giapponesi, e il motivo sono quei 4 scogli.
Vedendo le immagini mi sembra di essere davanti al grande fratello che ha appena finito di decretare: 'da domani il nostro nemico è l'eurasia', e tutti a dare contro, urlando inferociti, come macchinette.
se parli con un cinese, per quanto aperto, acculturato e di mente critica, troverà una scusa, se non per giustificare l'odio, almeno per bilanciare le responsabilità. anche questo è preoccupante
EliminaSalve Dida,
RispondiEliminati seguo da qualche giorno e commento questo post. Trovo ottimo il tuo blog che mette molto bene a fuoco aspetti reali della Cina di oggi. Stamattina ascoltavo per radio la rassegna stampa: il giornalista di turno leggeva un resoconto degli scontri avvenuti domenica notte(correggimi se sbaglio) nella fabbrica della FoxConn, dove assemblano il melafonino. Impressionanti i numeri (dipendenti, feriti/morti, poliziotti, ecc.). E questo post fa pensare molto, ma non bene.... Max
ciao Bighi, sono senza parole e veramente addolorata per quanto hai descritto, immagino la paura dei giapponesi, e poi, sarà deformazione, penso alla preoccupazione della mamma della tua amica. Porgile la mia soidarietà da questo angolo lontano dell'Italia. Un abbraccio. Anonimo non veneto
EliminaMax, grazie per la stima.
Eliminacredo che la notizia della foxconn abbia fatto scalpore perché è da un po' che la fabbrica è nell'occhio del ciclone. troppi suicidi, tanto che ora nel contratto mettono la clausola di *non suicidio*! il fatto che la foxconn sia un fornitore della apple non depone a favore delle politiche sui diritti dei lavoratori che un colosso americano dovrebbe sostenere. ma è un discorso lungo...
AnonimaNonVeneta, credo tu abbia ragione. il cuore delle mamme è sempre in apprensione. manderò a tamao il tuo messaggio!
NOn ne parlano ma adesso che da fb sono arrivata a te questa cosa non mi piace....pare che non sia possibile stare un po' in pace con il resto del mondo...
RispondiEliminaspero di leggere cose più rasserenanti presto, grazie per il tuo post.
Piacere di averti incontrata.
ciao Cristine!
Eliminase continuerai a frequentare il blog ti accorgerai che è anche molto burlone.
mi piace ridere, anche se ogni tanto mi scende la vena malinconica ;)
torna quando vuoi!
tutta la mia solidarietà a Tamao ed un abbraccio virtuale a te che ti sollevi da questa malinconia, più che comprensibile.
RispondiEliminaClaudia
grazie scleros, claudia. la mia migliore amica del liceo si chiamava claudia ;)
Eliminaè terribile vedere come "le grandi manovre" tra nazioni (grandi manovre per due sassi in mezzo al mare...vabbuò, facciamo finta di crederci) abbiano un impatto devastante sulla vita delle persone (dei pazzi che abboccano e di quelli che devono subire).
RispondiEliminaPazzesco come una notizia letta sul giornale si riduca ad "episodio" e come, invece, le tue parole sappiano farla vivere e sentire talmente vicina...
grazie!
grazie a te Cirincia. questo paese mette di fronte a emozioni forti, a volte estreme...
Eliminanemmeno io lo sapevo, mi dispiace, spero solo che le cose si calmino e che in poco tempo questo periodaccio passi, un bacino a te a Tamao!
RispondiEliminaLe previste celebrazioni dei 40 anni di rapporti sino-giapponesi sono state rimandate a data da destinarsi. Non sembra un buon segno.
EliminaGrazie della solidarietà!