domenica 23 ottobre 2011

La Gabbianella e i gatti

La Gabbianella ha un carattere socievole. Quando vede una bambina alta come lei gli dà la manina, stacca dei pezzetti del suo pane all'uva, l'accarezza sulla testa con fare materno, poi se ne va ma prima la saluta, dice Babai e fa ciao con la manina. Coi maschi è uguale, specie se hanno una macchinina o una palla.

    La Gabbianella ama anche gli animali. Nel pelo della Circe, schnauzer paziente e coccolona, affondava la faccia dicendo Oooooh, sulla testa di Fulmine, soriano solitario dagli occhi gialli, appoggiava la manina tutta contenta, e Romeo, coniglio dalle lunghe orecchie della BB, le fa da cuscino. È di peluches, ma per una bambina di venti mesi non fa molta differenza.

    Qui a Shanghai, o almeno in questo quartiere, nonostante le varie credenze gli animali da compagnia abbondano. Si tratta per lo più di cani, di svariate taglie, dal labrador al collie, dal formato-topo al barboncino, e di uccelli, all'apparenza cornacchie ma probabilmente di nobili origini viste le gabbie in cui li tengono, e pappagalli. Piacciono i coniglietti nani, dentro gabbiette nane. Il vicino in fondo alla strada ha una gallina. Oddio, l'aveva, adesso è un paio di giorni che non la vedo. Anche i pesci rossi e bianchi, acquistabili allo zoo e all'acquario, godono di una notevole considerazione, e si trovano in quasi tutti i giardini e anche nei negozi, in grandi vasche di ceramica, insieme a qualche fiore di ninfea.
    Poi vanno molto i grilli, occupano poco spazio e non impegnano, e in genere mangiano poco, anche se hanno a disposizione minuscoli piatti decorati più belli dei miei dell'ikea. Ce ne sono di varie taglie, a partire da circa cinque millimetri fino a esemplari considerevoli di sette-otto centimetri, con la testa azzurra o verde, che si tengono in apposite gabbiette analoghe a quelle degli uccelli solo mooolto più piccole. Avere un grillo in giardino può essere piacevole, nelle sere di mezzo autunno. Però in sala, ecco, anche no.
    Mentre è abbastanza comune che scoiattoli (quelli veri, non quelli a coda lunga del Porto), cicale, zanzare e formiche non vengano annoverati tra gli animali da compagnia, trovo curioso che la stessa discriminazione colpisca anche i gatti, che circolano liberi nel compound e hanno perfezionato un sistema infallibile per scoperchiare i secchi della spazzatura (tale discriminazione, devo dire, è alquanto bislacca se si considera la zona Pet World del vicino zoo).
    Forse è per questo che la nostra terrazza è diventata un luogo di ritrovo per i gatti randagi del quartiere. Ce ne sono due completamente bianchi che giocano e dormono nell'angolo di destra, uno rosso ha deciso che il nostro minigiardino è una splendida scorciatoia per andare dove deve andare, uno in tutto simile al famoso Felix bianco e nero della pubblicità sonnecchia appallottolato sulla sedia al sole, uno nero sbuca dal giardino e attraversa la strada quando passo in bici senza ulteriori conseguenze né per me né per lui.

    È evidente che la nostra erba gatta è più verde di quella del vicino.
    La Gabbianella è particolarmente felice della presenza di animali a pelo lungo, e socializza con i felini con estrema facilità. Ignorando deliberatamente le mie raccomandazioni, quando vede un gatto lancia il suo grido di gabbiano, batte le manine sul vetro per uscire, divide fraternamente la merenda col micio e gli dà un pezzetto del suo prosciutto, butta briciole di pane e pezzetti di banana e si arrampica sulla staccionata per guardare sotto la terrazza, dove il gatto si nasconde in attesa del rancio.
    I gatti ringraziano.
    Catturano uccelli e li portano, cadaveri spelacchiati, sulla terrazza. Li trovi alla mattina, prima di colazione, davanti alla porta a vetri.

    Gabbianella, tesoro, potresti per favore dire ai tuoi amici, come solo tu sai fare, che tanta riconoscenza è del tutto sproporzionata?

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