venerdì 14 ottobre 2011

Susie

Susie è una ragazza piccola, sorridente e dinamica, con denti da coniglio, occhi sottili e la pelle scura. Parla l'inglese senza erre dei cinesi e si muove con destrezza tra il divano e la tavola da pranzo. Mette la cipolla nel sugo pronto della pasta, inventa ricette con le verdure e si chiude in cucina per non disturbare. Tiene le calze ai piedi, parla solo se necessario, raccoglie i capelli in una lunga coda e trattiene un ciuffetto ribelle con una forcina colorata.   
    Fa puzzle a ripetizione sul pavimento, finge di leggere i libri in italiano, gioca a rincorrersi con la Gabbianella, trova con Gatto Selvaggio il posto giusto per le tessere della tombola in inglese e aiuta la BB a fare i compiti di cinese.

    Susie è la nostra nuova ayi. È originaria di Yangzhou, città a quattro ore di pullman da qui dove nel Trecento Odorico da Pordenone, francescano vagabondo pieno di zelo, trovò contadini cinesi da convertire e mercanti italiani da redimere, nonché la via per diventare santo.

    Diciamo che le premesse fanno ben sperare.

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