martedì 25 ottobre 2011

Lesson number one: my name is Wonder

Fa freddo, oggi. La temperatura è calata improvvisamente, e mi ritrovo a rabbrividire con addosso solo un maglioncino di cotone. Credo che mi prenderò una bella tazza di caffè caldo, così magari mi sveglio anche un po'.

Davanti alla zona relax del Community Center, dove trovi thermos giganti pieni di caffè lungo, vasi di tisane, boccette di miele, zucchero pietrificato nonché il solito boccione di acqua purificata, può capitare di incontrare ragazze indiane, americane, taiwanesi, inglesi, rumene, italiane.
Parlano di figli, di corsi di pittura, di gite al museo di arte contemporanea, di vita quotidiana.
Ci sono quelle appena arrivate che succhiano consigli da quelle con più anzianità di servizio, quelle che ormai han fatto tutti i corsi che il centro offre e non san più cosa inventarsi ma restano lì, ché ormai si sono affezionate all'ambiente, quelle che passano, bevono una tazza di tè e spariscono dietro porte chiuse, quelle che portano cuscini e presine e grembiuli fatti a mano da vendere alle sprovvedute ricche che vogliono lo strofinaccio con il carattere cinese ricamato sopra.

    Nell'aula la finestra è aperta, l'aria pizzica il collo e sono certa che il caffè non sarà sufficiente per scaldarmi le mani.
    La prima lezione insegna cose che mi sono familiari, ma ho deciso che voglio prendermela con calma, easy insomma, altrimenti mi stresso e divento nervosa.
    E poi adesso ho il mio nuovo nome cinese.
    Mi chiamo Ma Lin Mei.
    Trattasi di parziale trascrizione fonetica del cognome (intoccabile) e di libera traduzione semantica del nome, per le quali si danno alcuni diversi significati a seconda di come vengono scritte, e varie possibili combinazioni, a scelta tra le seguenti:

    1. bella nella foresta a cavallo
    2. sorella della mamma nella foresta
    3. cavallo nella bella foresta
    4. sorella della foresta a cavallo
    5. bella mamma nella foresta
    6. bel cavallo nella foresta
    7. mamma nella bella foresta
    8. mamma della sorella nella foresta

    E io l'ho sempre detto che il cinese è una lingua difficile.
    Comunque, sono aperte le votazioni.
    Sappiate che io, che sono vanitosa e immaginifica, propendo per la prima versione.

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