lunedì 24 ottobre 2011

Tredici

Era una bella giornata di sole, e anche se c'era freddo ero in maniche corte, e il freddo non lo sentivo. Ero in un'altra dimensione.
    Abbiamo ballato, e io ero un po' ubriaca, perché il vino era buono e c'erano gli amici e tutti quelli a cui volevamo bene, e anche qualcuno in più.

    E poi il Messico, e anche le nuvole
    un lavoro, due, tre,
    la quotidianità
    la stanchezza.
    Noi due, sempre.
    La moto, i viaggi, la casa nuova, le vacanze.
    L'università, qualche amico in meno, qualcuno in più.
    Noi due, ancora.

    La BB, all'improvviso, e Gatto Selvaggio, e le notti insonni, e la Gabbianella
    (una zingara me l'aveva predetto, che avrei avuto tre figlie, ma ancora non sapevo che fosse la verità).
    La Cina, un'altra casa, un'altra vita.
    Ogni giorno, ogni notte rifarei
    quattromilasettecentoquarantacinque volte, più o meno.

    L'ultima cambierei, e saremmo più vicini.

7 commenti:

  1. E io che pensavo che avresti scritto di me! :P

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    1. Ah ma del 2011! Infatti non mi tornavano le date :)

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    2. haha! ma un anno fa ancora non ti conoscevo! :*

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  2. Ma lo sai che, fino a "la Moto e i viaggi" il nostro percorso sembra uguale uguale al vostro?
    Solo che noi siamo ancora senza casa e solamente a 3.

    Complimenti a voi!

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    1. Maddai? che la casa nuova è stata dopo tre anni, eh.

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