mercoledì 28 settembre 2011

Fantasie del Day After

Ho tre giorni di tempo.
    Alle dieci dovrebbe arrivare la nuova ayi.
    Arriva alle dieci e mezza, ma va bene, così nel frattempo è arrivata l'Amica Doris che può fare da interprete, e anche l'Amica Francese, che tiene la Gabbianella finché io e Doris parliamo con la nuova ayi.

    In effetti il motivo per cui Doris e l'Amica Francese sono qui è che impariamo a fare i dumplings, i ravioli cinesi. Ci insegna Doris. L'Amica Francese è stata coinvolta perché in questo progetto di scuola di cucina sinceramente io non me la sento proprio di fare la cuoca, e almeno così, con una persona che ama cucinare, ha fantasia ed è brava a preparare tutto potremmo riuscire meglio nell'impresa. Cosa ci sto a fare io? Beh, io sono l'unica italiana, do l'avallo. E poi potrei fare le foto. E poi ci sono altre idee.
    Ma intanto, visto che l'incontro, pianificato da qualche giorno, coincide con questo nuovo problema, ottimizzo i tempi.
   
    La signora mandata dal management avrà quarantacinque anni, piuttosto forzuta a vedersi, bruttina per la verità ma mica ci serve per forza bella. Comunque l'incontro dura poco: l'orario che chiedo non lo può fare. Pazienza.
    Avanti un'altra.
    Cinquantacinque anni, in pensione, con un sacco di tempo, l'orario le va bene, lo stipendio anche. Cosa deve fare? Tenere le bambine? Pulire la casa? Stirare? Lavare? Cucinare? No, non l'ha mai fatto. Come no, cosa fanno di solito le ayi? Però può provare, magari giovedì dalle nove a mezzogiorno? Sì, può provare. Affianca la Wang Che Hua così lei le può spiegare. Ok, a giovedì, zai jian.

    Cominciamo a lavare le verdure, tritare, mescolare con la carne macinata, poi a uno a uno facciamo i ravioli, piega così, in questo modo, oppure in quest'altro, wow, fantastico, vengono bene, va' che brave che siamo. Ok, quelli della Doris son più belli ma per noi è la prima volta, no?
    Come li vogliamo? Lessati? Al vapore? In padella? Al vapore no, non ho la pentola, facciamo metà lessati metà in padella. Il condimento? Son buoni così, oppure con la salsa di soia e un po' di olio di sesamo. Ce l'ho, wonderful.
    La Gabbianella apprezza, si fa fuori cinque ravioli.
    Buonissimi. Mentre mangiamo, fantastichiamo e facciamo progetti sulla nostra scuola di cucina, il brainstorming porta un sacco di idee, pensiamo ai problemi che potremmo avere, al possibile successo dell'iniziativa, al target, alla nuova versione di Scuola di Cultura e Cucina Italiana, ricette regionali con descrizione del contorno culturale, i vini, la tavola, dobbiamo pur fare qualcosa di diverso da tutte le scuole di cucina italiana che ci sono qui. L'Amica Francese e io ci perdiamo un po' nei dettagli, ma Doris ci riporta al punto, sempre, e ricominciamo con nuove proposte e nuove idee.
    Ci diamo appuntamento per venerdì, dobbiamo andare insieme a visitare un supermarket, controllare i prodotti disponibili, verificare i prezzi, fare un piano con un budget il più possibile definito.

    Mi sono avanzati pure dei ravioli per stasera, così la cena è pronta. Va' che quasi son contenta.

Quando torno da scuola, dopo una corsa con due zaini sulle spalle dietro a due bambine in bici, la Wang Che Hua mi dice qualcosa, bu lai, ta bu lai. Come bu lai? la nuova ayi bu lai, non viene.
Ah, non viene.
Fantastico, ha già cambiato idea.
La piega discreta che stava prendendo la giornata si è rovinata. Ogni volta che guardo la Wang Che Hua spero che non sia vero, che possa cambiare idea, che possa tornare. Ma è solo una fantasia, lo so.

Nessun commento:

Posta un commento