venerdì 9 settembre 2011

Incredibile POP tour

La POP, Parents Organisation Puxi dove le mamme inesperte trovano teoricamente sostegno psicologico e aiuto pratico al loro arrivo a Shanghai, ha organizzato una gita per mostrare alcuni luoghi interessanti del quartiere, al costo di 20 rmb. Siccome pur non guadagnando più un centesimo una spesa di due euro me la posso permettere, ho pensato che sarebbe stato interessante, anche perché di solito in queste occasioni si incontrano davvero persone con le tue stesse esigenze e con i tuoi stessi problemi.

    Appuntamento alle nove davanti alla scuola della BB, rientro previsto per le due (va' che brava che ho cambiato l'orario alla ayi), pullmino piccolo, autista prudente (con tutte quelle donne a bordo era in netta minoranza e avrebbe rischiato grosso) e accompagnatrice cinese molto pratica e sorridente.

    Dopo il controllo delle presenti ci viene consegnato un foglio con l'elenco dei posti che visiteremo.


    Ora, io non sono pratica di gite di gruppo, e a dire la verità mi sono iscritta solo perché ha insistito C., mamma vicentina di una bambina con cui la BB ha giocato un paio di volte. Non sono nemmeno tanto propensa a fare amicizia con persone a caso, a dare in giro il mio numero di telefono e a raccontare tutto della mia vita solo perché abbiamo in comune la scuola delle figlie. Comunque in effetti sembra che questa pratica sia molto diffusa tra le mamme expat (cioè espatriate. No, lo dico solo perché magari qualcuno pensa che expat abbia qualcosa a che vedere con l'annullamento della patria potestà, con l'aver avuto in passato qualche patologia grave o con il fatto di aver partecipato in gioventù a programmi dimagranti che hanno trasformato il culo a patata in culetto a mandarino. Questa ultima opzione, se vogliamo dirla tutta, la si potrebbe eliminare senza dubbio alcuno guardando i culi delle partecipanti. Escluso il mio, ovvio: e ho detto tutto).

    In effetti avevo la mattina libera e mi sono anche portata la macchina fotografica, sai mai che vedi qualcosa di memorabile.

    Guardo con curiosità il foglio che ci viene consegnato, passato di mano in mano e di sedile in sedile in comode copie ciclostilate, credo che si usi così nelle gite di gruppo. Alla prima lettura mi casca il mento, ma non ho il coraggio di dire niente, e quando penso di lanciarmi giù dal finestrino il bus è già partito.


    Ecco l'elenco dei siti in programma:

    1) Parkson Shopping Center – just drive by.

    Cioè, ti portano a vedere com'è fatto da fuori un centro commerciale. Ammazza che interessante.

    2) Hong Qiao Flower Market – stop for 30 min.

    Carino, ma accidenti ci son stata giusto ieri, è proprio attaccato a casa mia e ci posso andare quando mi pare senza farmici portare dall'autista e dal nugolo di mamme inglisc spichers. Vabbè, mi ci faccio un giretto lostesso, adocchio anche un paio di regalini da portare a casa per Natale.

    3) Parkway Health Hospital – just drive by.

    Oddio, speriamo di non averne bisogno, comunque va sempre bene sapere dov'è un ospedale.

    4) United Family Hospital – just drive by.

    Un altro. Ok, grazie, però comunque non saprei come arrivarci, non ho la macchina e suppongo che il tassista abbia memorizzato la mappa di Shanghai un po' meglio di me, e poi da fuori si vede che è l'ospedale, c'è scritto grande così, non lo puoi scambiare per un ristorante thai.

    5) Pines Supermarket – stop for 30 min.

    Al supermercato? Che ci facciamo al supermercato? La spesa, certo, ma di gruppo? Fanno gli sconti comitive? Vabbè, mi compro una banana che comincio ad avere fame, e anche una bottiglietta d'acqua che me la son scordata. Abbiamo finito? Andiamo?

    6) City shop – just drive by.

    E meno male, la spesa l'abbiamo già fatta, un altro supermercato non ci serve.

    7) Hong Mei lu, pedestrian street – just drive by.

    Ma l'unico posto dove si poteva camminare un po' e guardarsi intorno me lo fai vedere dal finestrino del bus? Proprio una cinesata.

    8) Brilliance Mall, Decathlon – stop for 2 h.

    Due oree? Due ore in un centro commerciale? Che ci faccio due ore in un centro commerciale che come maggiore attrattiva ha il negozio di decatlon, una fantomatica pista di pattinaggio su ghiaccio sul tetto che suppongo funzioni solo a gennaio e una zona ricreativa per bambini che in realtà è una sala giochi buia e frastornante di musiche disco e luci da giostre, con un bruco gigante che fa finta di essere un treno e entra nella mela-galleria con rumore assordante e un angolo dove ti trasformano la figlia in principessa con trucco, manicure e parrucca e ti ci fanno pure la foto?

    Non ce la posso fare. Non credo proprio.

    Guardo sconsolata le ultime due tappe della gita, nella vaga ma ahimé vana speranza che con un colpo di coda si possa riscattare la mattinata.

    9) St Michael Hospital – just drive by.

    10) Taste Supermarket – stop for 30 min.

    No, no no, grazie. Prendo la metro, eh, vi dispiace? Mi son ricordata che avevo una cosa da fare, a casa. La prossima gita? Ehm... Grazie, sì, magari ci sentiamo, eh?

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