martedì 30 agosto 2011

Il tempo delle torte

Per fare la torta alle mandorle e cioccolato occorrono i seguenti ingredienti:

    mandorle,

    cioccolato,

    burro,

    zucchero,

    uova,

    farina

    zucchero a velo (vabbè, ma quello si può saltare, ne serve solo una spolverata alla fine)

    panna montata per decorare (ok, anche quella è in più, facciamo a meno).


    Il procedimento non è difficile, quando hai tutti gli ingredienti, e soprattutto se hai anche il frullino per montare gli albumi. Dato che la casa non è fornita di detto elettrodomestico, fondamentale per quasi ogni tipo di torta, e nemmeno del burro, ho pensato di andare fino al Cialeful, che è lontano e mi fa perdere un sacco di tempo, ma così ho approfittato per prendere anche un paio di stivali pioggia per Gatto Selvaggio.

    Tornati a casa, con le borse piene degli ingredienti fondamentali e di alcune altre cose assolutamente superflue ma dal peso specifico superiore a quello dell'uranio, sono nella migliore disposizione d'animo per fare la torta, così come richiesto a gran voce dalle pargole e dal marito goloso.


    Procedimento:

    Fai sciogliere il cioccolato a pezzetti in una pentola capiente con tre cucchiai di acqua – fatto.

    Aggiungi lo zucchero e mescola bene finché non è sciolto completamente, ma senza farlo bollire – fatto.

    Aggiungi il burro e mescola bene finché non è sciolto – fatto.

    BB non leccare il cucchiaio.

    Aggiungi le mandorle sminuzzate (il frullino ha pure lo sminuzzatore, che figata, vien meglio che a casa mia) – fatto.

    Aggiungi la farina un po' alla volta - fatto.

    Gatto Selvaggio non leccare il cucchiaio.

    Togli dal fuoco e lascia raffreddare un po' – fatto.

    Separa i tuorli dagli albumi e aggiungi un tuorlo alla volta mescolando bene – fatto.

    Monta a neve ferma gli albumi (he he, io ce l'ho il frullino), e aggiungili al composto, delicatamente in modo che non smontino – fatto.

    Gabbianella non pucciare le mani nell'impasto.

    Accendi il forno a 180 gradi – fatto.

    Imburra uno stampo apribile per torte.

    …

    Ossignur, la tortiera.

    Mica ce l'ho, la tortiera.

    Il fatto è che per fare la maggior parte delle torte, oltre agli ingredienti e al frullino, necessiti anche di una tortiera, in primis, e del forno in secundis (in secundis solo perché dal punto di vista procedurale viene dopo, mica perché sia meno importante).

    La tortiera non ce l'ho. Non l'ho portata. Non ci ho proprio pensato, sinceramente, come non ho pensato di portarmi le pentole, lo scolapasta e nemmeno le rane a ventosa per non scivolare nella doccia e la sveglia sul comodino. La caffettiera sì, anche se poi non trovo il caffè. Non so perché non ci ho pensato, forse perché quando non fai un vero trasloco, con tutta la casa, mobili e soprammobili inclusi, ma solo un trasferimento, pensi (sbagliando) che dove vai non avrai bisogno di tutto quello che hai a casa tua, o forse pensi che potrai comprarlo là, dove stai andando, o forse che ci starai poco, e quindi non vale la pena portare via troppe cose, e insomma in realtà sono solo disorganizzata.

    Comunque non ce l'ho, la tortiera.

    E anche il forno, non ne vuole sapere di collaborare: dopo dieci minuti fa saltare le valvole, e mi si stacca il frigo. Sì, ho provato a spegnere tutto, aria condizionata, luci, computer, televisione, ho pure staccato il cellulare in carica, ma niente da fare, il frigo si spegne lostesso.

    Per oggi niente torta. Mi saltano un po' anche a me, le valvole, mentre una sottile delusione serpeggia nel resto della BighiFamiglia.

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