lunedì 8 agosto 2011

Vita rigogliosa e morte breve dei peli superflui, ovvero Elogio del Wilkinson 4 lame for woman

Chi non ha esperienza di viaggi in paesi dal clima tropicale non può capire.

La pioggia torrenziale, il sole e l'umidità si alternano ad andamento sincopato, sicché le piante, i fiori, le foreste, anche i bambini a volte, crescono senza che nessuno se ne occupi, e se non esegui accurate potature rischi che il giardino venga invaso dalla verzura (e il soggiorno dai pargoli).

La mia estetista He Miou, paciosa ragazza cinese trasferita in Italia da qualche anno, me l'aveva pur detto che non ci sono le cerette in Cina. Pare che le cinesi, anzi i cinesi in generale, non abbiano peli sul corpo, e per quanto sia meglio non approfondire risulta comunque che non hanno questo problema (anche se per la verità a guardare i mustacchi di certe ragazze non si direbbe).

Però invece su di me il clima ha effetti rigogliosissimi. Su consiglio della Sorella A, che di peli se ne intende, ho portato alcune striscie di cera, che ho sistemato nel frigo per evitare che si squagliassero. Le ho dovute eliminare quando mi sono accorta che la ayi le guardava con aria interrogativa all'ora della merenda.

Per fortuna il Signor Wilkinson, che Dio lo benedica, ha messo a punto il sistema più rapido e indolore per ovviare al problema.

Ok, il rasoio non l'avevo mai provato, e allora? C'è sempre una prima volta. E anche un effetto collaterale, comunque. Adesso capisco perchè gli uomini si grattano scimmiescamente la faccia la domenica mattina. Si accettano suggerimenti.

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