venerdì 19 agosto 2011

Speriamo che si diverta

Sorelle, ate sentito questa notte il tuono?

    Venticinque anni fa, mese più mese meno, avrebbe detto così lo zio Bobo nel commentare il temporale di questa notte. Miracolosamente le cucciole non si sono svegliate, ma io sì, e lampi saette e tuoni che squarciano il cielo notturno come qui non ne ho mai sentiti.

    Stamattina per fortuna però è tutto tranquillo, così io e Gatto Selvaggio possiamo andare all'asilo in bici. Borsa nel cestino, zainetto sul manubrio e Gatto sul seggiolino. La Gabbianella in braccio a Wang Che Hua e la BB ci salutano dalla porta, bye bye.

    Ms Alexis ci viene incontro e cerca invano di far sedere il Gatto vicino a lei sul tappeto per fare delle costruzioni, ma lei invece trova lo sgabello con il suo nome, prende un puzzle quadruplo e comincia a farlo. Mi siedo vicino, e dopo circa venti minuti le chiedo se posso andare. Lei fa segno di sì con la testa, mi saluta, poi mi guarda andare via dalla finestra e fa ciao con la manina. Da che siamo lì non ha aperto bocca, ma è normale. Il piccolo groppo alla gola mi si scioglie lungo la strada di ritorno, dove mi fermo a comprare il pane.

    Quando arrivo a casa, la BB ha scritto su un foglio “Gatto si coteta”, esortazione lievemente sgrammaticata che incita la sorella a divertirsi (mi stupisce un po' questo imperativo ma faccio finta di niente).

    La BB è piuttosto preoccupata. Facciamo degli esercizi di inglese, ma dopo un po' non resiste.

   

    - Chissà cosa starà facendo adesso Gatto Selvaggio.

    - ...

    - Mamma, ma adesso Gatto Selvaggio è da sola?

    - No amore, ci sono la maestra Alexis e anche altri bambini.

    - Ma intendo, senza la nostra famiglia?

    - Essì, noi siamo qui e il papà è al lavoro...

    - …

    - Vedrai che va tutto bene, sai?

    - Speriamo che si diverta, che trovi degli amici nuovi.
   

    A volte mi commuovo anch'io, mica solo per l'uso del congiuntivo.

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